REDAZIONE LA SPEZIA

I gusci dei muscoli? Materiale da costruzione

Saranno riutilizzati insieme ai sedimenti derivanti dai dragaggi. Il progetto

I gusci dei muscoli? Materiale da costruzione

I gusci dei muscoli spezzini, uniti ai sedimenti derivanti dai dragaggi, diventano materiale da costruzione. È l’innovativo progetto ‘Greenlife4seas’, che coinvolge Italia e Grecia ed è realizzato dal Politecnico di Bari in collaborazione con i centri di ricerca del Politecnico di Zurigo: il porto della Spezia è stato individuato come uno dei siti dedicati per la sperimentazione. Il progetto è stato ammesso al finanziamento europeo, con oltre 4 milioni di euro per l’arco temporale 2023-2028, nell’ambito del programma Life, il più rilevante strumento dell’Unione europea per il finanziamento a progetti inerenti azioni su ambiente e clima. Gli aspetti procedurali e gestionali saranno monitorati da Ispra. Le miscele di sedimenti, cementi e farine di gusci di muscoli, diventano di fatto nuovi materiali green che, nell’ambito del progetto, verranno ulteriormente ottimizzati e trasformati in prototipi di prodotti industriali. "Quando il Politecnico di Bari ci ha proposto di partecipare al progetto abbiamo accettato senza indugi perché risolve in maniera innovativa due problemi: lo smaltimento dei sedimenti derivanti dai dragaggi portuali, e quello dei gusci del muscoli – afferma il segretario generale dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Orientale, Federica Montaresi, intervenuta sul tema alla trasmissione di Radio24 ‘Si può fare’ –. Miscelati assieme anche ad una parte di cemento, danno vita ad un nuovo materiale utile ed altamente resistente utilizzabile per la realizzazione di blocchi di pavimentazione in ambito portuale, massi per frangiflutti, rinforzi per le banchine. Per consentire la composizione di questa miscela, verrà realizzato un piccolo impianto sul Molo Garibaldi che servirà a costruire una porzione della pavimentazione sulla testata dello stesso molo. Nelle attività verrà coinvolta anche la Cooperativa Mitilicoltori Spezzini Spezia, stakeholder del progetto". L’Italia è tra i primi dieci produttori mondiali di cozze e ostriche con il 10 per cento della itticoltura totale. Di tale prodotto complessivo, mediamente oltre il 50% diventa scarto, soprattutto gusci. I sedimenti dei porti sono usualmente dragati per garantire la navigabilità e per rimuovere i contaminanti presenti. In Italia ci sono circa 50 milioni di metri cubi di sedimenti da dragare, con un incremento annuo di circa 5 milioni. Attualmente, i sedimenti dei porti sono gestiti come rifiuti e conferiti in vasche di colmata, con conseguente dispendio di ingenti risorse per lo smaltimento.