Oltre duecento persone per dire ’no’ al progetto di riqualificazione di Vallestrieri. Grande partecipazione alla manifestazione organizzata da ’Lerici da difendere’ e ’Comitato Vallestrieri’ assieme ai circoli di Legambiente per ribadire la propria contrarietà al Puo proposto da un gruppo di privati e approvato dal Comune di Lerici, che prevede la realizzazione di una grande struttura ricettiva nell’antico borgo immerso nel bosco. I manifestanti si sono dati appuntamento domenica nei pressi della chiesa della Serra, da dove è partita poi la passeggiata verso l’antico insediamento. Sul posto, gli interventi di Bernardo Ratti, portavoce del comitato ’Lerici da difendere’, dell’esperto ambientale Fabio Giacomazzi, del biologo Euro Puntelli e di Alessia Del Santo, promotrice nelle scorse settimane di un comitato e di una petizione popolare sulla piattaforma Change.org che ha superato il muro delle 2600 firme. Interventi incentrati sulla necessità di difendere un sito di alto valore naturalistico e storico.
La manifestazione si è tenuta a pochi giorni dall’intervento della presidente del Parco di Mntemarcello Magra, che ha ’frenato’ il progetto di riqualificazione dell’area. "Degli 11,8 ettari circa interessati dal progetto, 7,4 si trovano all’interno della Zona speciale di conservazione nella quale, secondo la Direttiva Habitat, ricadono aree di notevole pregio naturalistico definite sulla base dei dati ambientali oggi disponibili" aveva specificato la presidente dell’ente, sottolineando come il progetto "indipendentemente dall’aggiornamento del Piano del Parco il progetto Vallestrieri, in riferimento alla Zsc, verrà sottoposto a valutazione di incidenza; le misure di conservazione approvate per le Zsc vietano la trasformazione del bosco. Vallestrieri certamente non rientra nelle aree cosidette degradate, ed è sicuramente inopportuno lasciare intendere che il degrado si risolva edificando". Posizione, questa, che non era stata condivisa dal precedente presidente dell’ente, Pietro Tedeschi.