
Guerra legale sui lavori. Azienda ko in tribunale
Un braccio di ferro durato quasi quindici anni: da una parte un’azienda spezzina che reclamava oltre 70 mila euro per lavori a suo dire eseguiti ma mai pagati dal Comune, dall’altra l’amministrazione comunale che si è sempre opposta al pagamento, sostenendo che quei lavori erano stati di fatto eseguiti da altre aziende. Una vicenda che nei giorni scorsi ha trovato il primo pronunciamento della giustizia, con il tribunale civile della Spezia che ha respinto le pretese dell’impresa condannandola al pagamento di oltre 25mila euro di spese processuali nei confronti del Comune e del sindaco e due assessori della giunta che all’poca guidava il territorio. L’impresa spezzina lamentava di aver svolto dal 2010 al 2012 per conto del Comune di Riccò
lavori di adeguamento e messa in sicurezza degli impianti elettrici e lavori di prevenzione incendi in numerose strutture situate nel predetto Comune: in particolare nella scuola elementare Gindoli, nella scuola media Sironi, presso la biblioteca comunale, nel cimitero San Benedetto e nei parchi giochi del territorio comunale. Secondo l’azienda, molti di questi lavori sarebbero stati eseguiti su ordine dell’amministrazione comunale senza che gli stessi fossero mai stati formalizzati in atti amministrativi e senza formale impegno della relativa spesa di investimento. Di diverso avviso il Comune, che ha pagato la ditta per i lavori effettivamente eseguiti mentre ha disconosciuto gli interventi interventi citati dalla stessa impresa, in quanto "mai eseguiti dalla stessa: gli ulteriori lavori erano stati affidati ad altre ditte". Da qui l’avviso della battaglia legale, con l’azienda che dopo aver sollecitato inutilmente il pagamento dei lavori, ha bussato al tribunale civile della Spezia per chiedere la condanna del Comune al pagamento di 70.329,04 oltre iva. Il giudice Tiziana Lottini ha dato ragione al Comune, in quanto l’impresa non avrebbe fornito "prova dell’effettiva esecuzione dei lavori stessi e quindi della propria diminuzione patrimoniale e dell’arricchimento del Comune".
mat.mar.