Una finalissima da vincere col cuore, indossando gli abiti da operai, "mangiando il pallone in ogni secondo, in ogni zona del campo". Il match salvezza Ascoli-Spezia, oggi alle 14 allo stadio Del Duca (arbitra Marchetti di Ostia Lido), dovrà essere interpretato con le armi tipiche del proletariato, accantonando i lustrini della nobiltà portati in dote dalla Serie A, sfoggiando piuttosto "la grinta e l’umiltà" invocate da mister D’Angelo. Dovrà essere uno Spezia da cuore caldo e mente fredda, capace di trarre stimoli vincenti dall’ambiente ostile che il Del Duca riserverà, libero da timori reverenziali, con l’indispensabile ricorso alla personalità, all’orgoglio, alla determinazione. Qualità ovviamente coniugate all’essenzialità della tecnica che questa squadra, in alcuni elementi cardine, può comunque ostentare.
"Non bisogna soffermarsi sul passato – ha ammonito mister D’Angelo – ma vivere esclusivamente il presente, mettendo in campo un’idea mentale diversa perché dobbiamo fare più punti possibili. La strada intrapresa è quella giusta, il nostro pubblico ha capito i nostri sforzi nel match contro il Parma, dobbiamo passare allo step successivo della raccolta dei punti. Servirà una partita di grandissima attenzione, senza presunzione".
Una gara che si giocherà sul filo sottilissimo dei nervi, dove i particolari faranno la differenza, possibilmente senza abbassare la soglia di concentrazione negli ultimi minuti come accaduto nei match contro il Sud Tirol, il Palermo, il Parma e la Samp. Il tempo per sbagliare non c’è più, la classifica pessima e allarmante impone una prova senza sbavature, da Aquilotti veri, senza paura e con tanto coraggio. Un successo per cambiare la storia, alimentare l’entusiasmo, ridare una gioia all’eroico popolo spezzino che non molla mai, nonostante nel 2023 abbia visto vincere la propria squadra del cuore solo quattro volte.
Mister D’Angelo potrà contare su buona parte della rosa, fatta eccezione per gli infortunati Dragowski, Reca e Wisniewski. Per scelta tecnica non risultano nella lista dei convocati Moutinho, Serpe, Cugnata e Corradini, mentre tornano arruolati Mascardi e Hristov. Scontata la riproposizione della difesa vista all’opera contro il Parma, con Zoet in porta, Muhl e Nikolaou centrali, Amian e Elia terzini. In cabina di regia vi sarà Salvatore Esposito, supportato sul lato sinistro da Bandinelli (in ballottaggio con Cassata). Il punto interrogativo riguarda il ruolo di mezzala destra dove Zurkowski e Kouda si giocano un posto. Nel caso in cui D’Angelo optasse per l’impiego dell’ex Picerno a centrocampo, il terzetto d’attacco sarà composto da Verde, Antonucci e Pio Esposito. Diversamente, se Kouda sarà dirottato sulla trequarti a fianco di uno tra Antonucci e Verde, a centrocampo si proporrà il ballottaggio tra Zurkowski e Cassata. Quasi 150 gli spezzini al seguito, meriterebbero un monumento per l’attaccamento dimostrato.