"Granchio blu: è un intruso tra i piatti tipici di La Spezia"

Confartigianato commenta sull'arrivo del granchio blu nella cucina tipica della Spezia: è un intruso che può essere utilizzato come elemento di marketing, ma che può mettere a rischio l'ecosistema. Forse l'unica soluzione è quella di pescarlo e introdurlo nelle nostre tavole.

Non solo ristoratori e commercio al dettaglio e all’ingrosso. Se l’ultima parola, ovviamente, è destinata ai consumatori finali, anche le associazioni di categoria dicono la loro. "Alla Spezia c’è ancora molta diffidenza sul granchio blu - commenta Nicola Carozza, responsabile Categorie Confartigianato - soprattutto nei clienti di pescherie e locali. Da settimane tv e giornali parlano del Callinectes sapidus e sicuramente l’esoticità di questo granchio dell’Atlantico ha creato curiosità e può essere utilizzata da alcuni come elemento di marketing. E’ un intruso nelle nostre cucine tipiche perché estraneo al nostro habitat, inoltre solo una piccola percentuale, degli esemplari pescati hanno le caratteristiche richieste dal mercato per insalate, primi piatti o al vapore. Il vero problema è che queste specie cosiddette aliene, non avendo predatori naturali, tendono a diffondersi e ad sconvolgere l’ecosistema mettendo a rischio l’attività della piccola pesca costiera, e più in generale la biodiversità. Secondo gli esperti l’unico aspetto positivo di questa specie è quello culinario, in America ne sono molto golosi, pertanto forse per combattere la sua espansione una delle possibili soluzioni è proprio quello di pescarlo e introdurlo nelle nostre tavole"

C.T.