MATTEO MARCELLO
Cronaca

Gli squali di Fezzano hanno ancora fame Caccia al 10° titolo. "L’attesa è tutto l’anno"

Nelle ultime sette edizioni della disfida remiera l’armo della borgata verde è sempre salito sul podio, centrando due trionfi "E’ stato un lungo periodo molto difficile, senza feste e sagre ci siamo riorganizzati. Stop al prepalio? La pensiamo come il Comitato"

di Matteo Marcello

Gli squali hanno ancora fame. La caccia alla ‘stella’, al decimo titolo, è opera che da queste parti si coltiva 365 giorni all’anno, nonostante le difficoltà che negli ultimi diciotto mesi hanno messo a dura prova le borgate marinare. Al Fezzano ambizione e ottimismo non mancano: lo dicono anche i numeri e le statistiche dei tempi più recenti, perché nelle ultime sette edizioni della disfida remiera l’armo della borgata verde ha conosciuto sempre il podio, con gli splendidi acuti del 2015 e del 2018 – targati il primo da Zampieri, Mori, Liberatore, D’Imporzano e dal timoniere Smecca, il secondo da Richiusa, Mori, Mazzolini, D’Imporzano e dal timoniere Marcantoni –, i secondi posti raggiunti nell’ultima edizione del 2019 e nel 2017, 2016 e 2013, e il terzo posto del 2014. Una lunga striscia di grandi prestazioni che fa ben sperare i borgatari di questo spicchio di golfo, dove la passione è tra le più calde e non è stata intaccata neppure dalla pandemia. "Sono stati due anni particolarmente difficili – spiega Jacopo Conti, presidente e capoborgata del Fezzano –, la pandemia ha portato a vivere anche la borgata in maniera diversa, e senza feste e sagre dalle quali trarre sostentamento è stato difficile, abbiamo tirato la cinghia più del solito. Fortunatamente gli sponsor e le famiglie del posto, come Stradini e Vanelo, ci hanno dato una mano, e per questo ringraziamo tutti". Una situazione difficile anche per gli atleti, che si sono ritrovati ad allenarsi senza poter gareggiare, complice la decisione di non far disputare alcuna prepalio in vista dell’appuntamento del 1° agosto. "Abbiamo fatto qualche gara dei Gozzi nazionali, ma non è la stessa cosa. La decisione di non fare prepalio? La penso come il Comitato delle Borgate e l’assessore Maria Grazia Frijia – aggiunge il presidente fezzanoto – che si sono adoperati molto per fare il Palio. Le istituzioni hanno loro paure, capisco che la situazione possa levare il sonno a chi deve prendere decisioni, è una situazione strana. Sarà sicuramente un Palio anomalo, e sono convinto che è meglio farlo così, con molte restrizioni, piuttosto che non farlo. Se hanno messo delle limitazioni vuol dire che era giusto così, poi però quando vedi 60mila persone a Wembley (per la finale del Campionato europeo di calcio; ndr) qualche domanda te la poni. Non dimentichiamoci che il Palio è delle borgate, della gente". Una situazione, quella legata alle limitazioni, che colpisce direttamente una delle borgate storicamente più presente sul molo della Morin per incitare il proprio equipaggio. Il numero contingentato di posti costringerà molti a stare a casa.

"Nella nostra borgata si vive il Palio 365 giorni all’anno, non solo per gli 11 minuti della gara – spiega ancora Conti –, da bambini si vive l’estate aspettando la prima domenica d’agosto per tifare la barca della borgata. Quest’anno, tanti borgatari hanno scelto di rimanere a casa, perché sicuri di non poter vivere lo stesso Palio e di non poter dare il solito calore e sostegno. Sicuramente quella domenica il tifo in borgata non mancherà". Gli squali, indipendentemente da tutto e nonostante le difficoltà che hanno colpito tutte le borgate, il prossimo 1° agosto si presenteranno con tutti e tre gli equipaggi. L’equipaggio femminile è composto da Anna Greco, Giada Masini, Matilde Tartarini e Laura Occello, timonate da Mattia Gianardi e allenate da due istituzioni del Palio femminile come Sara Cargiolli e Francesca Vitucci, plurivincitrici della disfida remiera.

"Sono tutte ragazze al primo Palio, questo è un progetto a lungo termine e per farlo ci siamo affidati a due allenatrici d’elite, che cono una garanzia" spiega Conti. L’equipaggio juniores è invece composto da due fezzanoti doc come Thomas Zignego e Tommaso Tognetti, da Giorgio Maniscalco (il cui padre è originario proprio di Fezzano) e da Marco Giacchè, timonati da Mattia Partino e allenati da Fabrizio Rizzo, che proprio a Fezzano da vogatore conquisto un Palio juniores nel 2000. Infine, l’equipaggio della gara regina, costruita attorno a Leonardo Richiusa, unico reduce dell’ultima vittoria conquistata nel 2018, ormai legato a doppio filo al Fezzano, Assieme a lui, ecco Nicolò Pucci, Simone Bertacchini e Nicola Danubio, fezzanoto doc. L’equipaggio timonato da Alice Marcantoni, è allenato da Samuel Ferragina, ex calciatore della Fezzanese e già allenatore del Cadimare. "L’equipaggio senior è di tutto rispetto, sono convinto che faremo bene, nonostante l’anno travagliato – illustra Conti –. Abbiamo l’etichetta dei favoriti? Non so, ma penso che i risultati che abbiamo raggiunto dal 2013 a oggi siano significativi, perché frutto di un lavoro iniziato già nel 2010 da grandi persone come Francesco Di Santo: è stata ricostruita la borgata, sono state rimesse a posto le barche, rilanciato la palestra.

Oggi Fezzano ha strutture e mezzi all’avanguardia, e ogni anno cerchiamo di fare bene. Il nostro sogno? Conquistare la stella, il decimo successo, è uno degli obiettivi che mi sono posto quando sono diventato capoborgata nel 2017". "Di sicuro, sarà un Palio sportivamente incerto, perché sappiamo il nostro valore ma non conosciamo sul campo quello delle altre borgate, ogni anno è sempre un’incognita ma quest’anno ancora di più. I favoriti? Tra le donne vedo ancora avanti Le Grazie – pronostica il presidente e capoborgata del Fezzano – mentre la gara juniores è sempre particolare, anche se vedo ancora favorito il Cadimare. Tra i Senior, credo che il ventaglio dei favoriti e di chi potrà regalare una sorpresa sia più ampio: credo che chi vorrà vincere la gara dovrà fare i conti con Cadimare e Muggiano, ma anche Porto Venere, Fossamastra e Marola hanno buoni equipaggi".