
Cordoglio per la scomparsa di Cesare Salvadeo
"La fortuna: una componente fondamentale nella fotografia di strada. Spesso, però, bisogna andare a cercarsela". Le parole sono di Cesare Salvadeo, autentico artista della fotografia, maestro della street photography ma non solo, che ci ha lasciato nella tarda serata di lunedì. "Una perdita profonda per la nostra comunità e per tutto il panorama culturale della Liguria e della Lunigiana – dichiara il sindaco di Spezia Pierluigi Peracchini – Con la sua attività da fotografo, svolta per tutta la vita, ha saputo raccontare e documentare il nostro territorio, le trasformazioni, l’identità spezzina attraverso la sua visione personale con profondità e autenticità". Nato alla Spezia e cresciuto in Lunigiana, è stato profondamente legato a entrambe le realtà, che ha ritratto per tutta la vita con coerenza stilistica e dedizione. "Ha collaborato più volte con il Comune della Spezia, contribuendo a mostre ed eventi espositivi che hanno lasciato un segno nella memoria collettiva. Ricordiamo in particolare ‘Vite in transito’ e ‘Oltre l’orizzonte’".
Le sue fotografie, sono autentici frammenti di vita, capaci di evocare emozioni, riflessioni e consapevolezza. "Attraverso il suo obiettivo, dalla strada – aggiunge l’assessore del Comune di Sarzana, Giorgio Borrini – amava e sapeva raccontare e interpretare un territorio, cogliendone contraddizioni, trasformazioni ed emozioni. Non è un caso che prediligesse i luoghi di passaggio, stazioni, porti, mezzi pubblici, perché in quegli spazi, tra arrivi, partenze e addii, si rivelano con più facilità le fragilità e le emozioni dell’animo umano, spesso celate nella quotidianità". In molti amano rammentare come Salvadeo si ponesse nei confronti degli altri, con la sua eleganza discreta e il suo sorriso buono. "Con la sua cultura mai ostentata – afferma Roberto Celi del gruppo fotografico Obiettivo Spezia, che lo aveva nominato socio onorario nel 2012 – , per me è stato un punto di riferimento, un maestro vero, uno di quelli che ti insegnano con l’esempio prima ancora che con le parole. Era capace di vedere quello che tanti non vedono, e di restituirlo con una semplicità che commuove". Non per niente, ad esempio, l’unica fotografia accettata per una copertina di The Spezziner in mezzo a tante opere pittoriche, è stata quella di Salvadeo. "L’opera del maestro Salvadeo – afferma Mauro Baraldi che cura il progetto – evidenzia con tutta la sua forza una caratteristica essenziale delle Cinque Terre, la verticalità. Basta uno scatto, o meglio un suo scatto, per capire perché le Cinque Terre siano famose nel mondo".
Artista vero, che fino a febbraio era presente in mostra a Zhuhai, alla prestigiosa China International Photographic Art Exhibition. "L’obiettivo della mostra – diceva Salvadeo su ‘Oltre l’orizzonte’, ma allargando il concetto all’essenza – è quello di spingere lo spettatore a riflettere su quel che i nostri occhi solitamente non vedono, una realtà che appare dissonante, ma che nel suo impatto visivo è capace di porre in sintonia gli occhi, il cuore e la mente dell’autore con i nostri". Questo era Cesare Salvadeo, un professionista di livello internazionale, una persona buona. I funerali domani alle
10.30 all’Alma Mater. Le nostre sincere condoglianze giungano ai suoi familiari.
Marco Magi