REDAZIONE LA SPEZIA

"Non devi sentirti debole perché sei gay"

Tredicenne insultata per le scelte sessuali. Giocatrice dello Spezia la difende a scuola

Giulia Gangarossa l’attaccante dell’Asd Spezia calcio femminile faceva parte della delegazione presente a scuola

La Spezia, 9 febbraio 2019 - È stato un esordio col botto, il primo di una serie di incontri con gli studenti che frequentano l’ultimo anno delle scuole medie spezzine contro ogni forma di violenza. Il progetto “Palla alle donne contro ogni violenza” è curato dal Centro Irene, dall’assessorato ai servizi sociali diretto da Giulia Giorgi, in collaborazione con le scuole medie e la società dello Spezia Calcio femminile. Con dei biglietti anonimi i ragazzi hanno raccontato delle esperienze che li hanno toccati personalmente. Alcuni vittime di bullismo, altri ancora di cyber-bullismo o di altri episodi avvenuti a scuola. Particolarmente sentito il racconto di una ragazza vittima di cyber-bullismo per aver scritto che a lei, oltre ai maschi, piacciono anche le femmine. Un passaggio sofferto raccolto da Giulia Gangarossa, 22 anni, attaccante dello Spezia femminile e omosessuale dichiarata.

«Ho capito il suo disagio e allora sono intervenuta. Alla ragazza si doveva dare una risposta. E così le ho detto che capivo il suo stato di animo perché era successo anche a me di essere insultata alle scuole superiori – spiega la 22enne calciatrice dello Spezia–. E le ho detto che avevo iniziato un percorso andando da una psicologa. Le ho consigliato di fare altrettanto, di non sentirsi debole o sbagliata. Per me è stato importante perché alla fine di questo percorso mi ha portato ad accettare me stessa, che non è semplice. E mi ha insegnato ad affrontare gli altri e ad uscirne a testa alta. E da allora non l’ho più abbassata». Alla dichiarazione è partito un grande applauso di tutti i presenti. Una esperienza toccante. E i biglietti anonimi sono serviti a dare uno spaccato della situazione e promuovere interventi per arginare il fenomeno e aiutare i giovani ad affrontare i problemi connessi.

Ma questa non è che la prima tappa di un lungo percorso che vedrà impegnati il Centro Irene, le scuole e lo Spezia Calcio. L’incontro dell’altro ieri era riservato alle classi terze delle scuole medie. Tra gli operatori presenti per il Comune della Spezia Sara Madiai, vera anima del progetto, la collega del centro Irene, Martina Zucca, e per lo Asd Spezia Calcio il dirigente Marco Zanotti e le calciatrici Greta Luciani e Giulia Gangarossa. Gli studenti erano invece accompagnati dagli insegnanti Angela Rinaldo e Mariano Vergassola. Inoltre al termine dell’incontro i ragazzi hanno ricevuto delle schede per scrivere la frase più adatta all’argomento, potranno realizzare video e disegni. Il materiale raccolto invece al termine degli incontri andrà a finire in un libro la cui vendita servirà a raccogliere fondi per il Centro Irene, da anni in prima linea contro ogni forma di violenza. Un centro voluto dall’amministrazione comunale spezzina.