La seconda commissione comunale, che fra le varie competenze d’analisi ha quella in materiale ambientale, ha chiuso il ciclo di audizioni sul tema del fumo delle navi da crociere già al centro della mobilitazione degli ecologisti e di un’indagine della Procura incardinata per effetto dell’esposto di questi ultimi. I consiglieri, nell’arco degli ultimi due mesi, hanno interrogato i rappresentanti di Arpal, Asl 5, Autorità di sistema Portuale, mondo ambientalista, Capitaneria di Porto e Comune della Spezia.
Abbiamo chiesto al presidente Matteo Basso di farci il punto sui lavori.
Quali gli elementi chiave emersi?
"Credo che tra gli aspetti più rilevanti ci sia l’esito dei rilievi effettuati da Arpal nel 2022: hanno accertato il rispetto dei limite di legge degli inquinanti presenti nell’aria ed una quota inquinante attribuibile alle navi da crociera nella misura del 8-9 per cento del totale, il tutto localizzato nella zona di San Cipriano. Ma ancor più rilevante è che tutte le istituzioni siano concordi nell’esigenza di non sottovalutare il problema e agire, ognuno nella propria competenza, per limitare ancora le percentuali di inquinanti presenti in aria".
L’esito del report della Capitaneria sulle verifiche di carburanti e navi?
"I controlli Marpol e di Port State Control nell’anno 2022 sono stati 35 con 9 campionamenti carburante al 11 ottobre, di cui 6 su da navi da crociera. Per tutti i controlli effettuati non sono emerse anomalie o rilevate infrazioni".
Il fumo delle navi, però, si vede a lungo raggio e alimenta paure....
"Al netto delle legittime preoccupazioni individuali che non sono da sottovalutare, dai lavori è emerso che le grandi compagnie armatoriali abbiano intrapreso un percorso teso a limitare l’impatto ambientale delle grandi navi a mezzo di sistemi tecnologici di nuova generazione quali il filtro separatore noto comunemente come torre di lavaggio o scrubber. Le sostanze inquinanti dei gas di scarico vengono rimosse attraverso reagenti in polvere (dry scrubber) o disciolte in acqua nebulizzata (wet scrubber); da qui il fumo bianco, in pratica vapore acqueo".
Quante sono percentualmente le navi da crociera con gli scrabb sull’insieme?
"A quanto emerso pressoché tutte".
E l’acqua inquinata di lavaggio dei fumi che fine fa?
"Il residuo viene smaltito a terra nei modi legali previsti".
L’Asl 5 ha suonato l’allarme sulle conseguenze per la salute. Che fare?
"Si è espressa in modo sintetico nel dire di non poter escludere eventuali effetti sanitari della qualità dell’aria della stazione di San Cipriano; mi avrebbe stupito avesse detto il contrario posto che è coscienza comune che ogni inquinante sia nocivo a lungo andare e che da ogni combustione derivino necessariamente inquinanti. In tale ottica mi pare che si stia affrontando la questione nel modo migliore al fine di limitare le percentuali di inquinanti".
Gli ambientalisti hanno chiesto un’indagine epidemiologica..
"Deve decidere l’Asl 5; nel caso ben venga".
Gli armatori - ha riferito il presidente dell’Authority Sommariva - sostengono che nel 2028 il 98 per cento delle navi sarà predisposta per collegarsi alla linea elettrica di terra mentre sono in porto e che il 60 per cento delle nuove navi sarà a Gnl. Che dire?
"Nel momento in cui il presidente di ASP ha fatto tali dichiarazioni, assumendo un impegno preciso con la città, non ho motivo di dubitare. Sicuramente mi pare che il percorso verso un green port full electric sia tracciato".
Quando si prevede di offrire le ‘prese’ alle navi?
"Il presidente Sommariva ha identificato una data per l’ultimazione dell’elettrificazione al 2025, gioco forza mi viene da pensare che contestualmente le compagnie dovranno approntarsi per l’allaccio alla linea elettrica. Ci è stato spiegato che il costo sarà di circa 1 milione e mezzo di euro a nave e che gli armatori sono assolutamente disponibili all’adeguamento. Ricordiamoci che il traffico marittimo cittadino è di circa 900 navi l’anno di cui solo il 25 per cento nel 2023 sarà di navi da crociera, quindi la rivoluzione green dovrà riguardare anche il traffico commerciale".
In attesa che fare? Si parla delle gru acchiappa fumi... Quando l’entrata sulla scena ?
"Tanto Adsp che Capitaneria hanno riferito di questo nuovo sistema, presente in alcuni porti americani, che consentirà di aspirare i fumi delle navi posizionando una grande cappa proprio sopra il fumaiolo. Diversamente dai modelli americani che agiscono dalla banchina a Spezia agirà una chiatta capace di spostarsi via mare alla bisogna. Speriamo che accada nel breve termine".
Chi pagherà il servizio?
"Sicuramente i costi non saranno a carico del Comune; la chiatta pare che costi 9 milioni di euro Euro di cui si farà carico AdSP e mi viene da pensare che il servizio di aspirazione potrà ricadere sulle compagnie di navigazione".
Gli ambientalisti dopo i rilievi con diffida di settembre hanno presentato in procura un esposto ipotizzando pregresse omissioni. Previsioni?
"Nel mio ruolo ed essendo stato eletto solo a giugno non ho di certo approfondito la tematica; la Procura legittimamente potrà valutare. A me come Consigliere Comunale e cittadino interessa soprattutto ciò che accadrà nel futuro e che si possa vivere in una città tanto vivace quanto sana".
Che dire sul punto?
"Mi pare che negli ultimi cinque anni si siano affrontate con successo questioni, quale quella di tutela ambientale eo salvaguardia e riscoperta del nostro territorio anche a fini turistici, del tutto ignote nel passato.
Si deve migliorare, certo, ma la direzione è giusta, anche rispetto ai richiami dell’Organizzazione mondiale della sanità e della Commissione europea a traguardare nel futuro, rispettivamente al 2050 e al 2030, una rimodulazione di soglie quindi di norme per contrastare l’inquinamento".
Corrado Ricci