REDAZIONE LA SPEZIA

Fossamastra sogna Al bivio della scelta i due vecchi progetti della fascia di rispetto

Aree verdi grazie all’arretramento del porto, che si espande sulla costa. Le opzioni aperte sono sulla vicinanza o meno alle case . Autorità portuale e Comune presentano le ipotesi agli abitanti.

Fossamastra sogna Al bivio della scelta i due vecchi progetti della fascia di rispetto

Prevista sulla carta (il piano regolatore portuale) dal 2006, la fascia di rispetto tra porto e città – per allentare la pressione del primo sulla seconda – resta un traguardo. Esaurita la stagione dei ricorsi, delineato lo sviluppo dello scalo, trovati gli accordi di massima tra Autorità portuale e terminalisti su scambi e assetti del futuro, il tema torna all’ordine del giorno a levante su impulso del nuovo comitato di quartiere "Fossamastra quanto basta". Altra storia rispetto al comitato marcatamente antiporto che aveva come motore Franco Arbasetti. Ora la ricerca è quella del dialogo senza lo spettro di carte bollate. "Non c’entriamo nulla con le scelte del passato, siamo qui per migliorare: l’occasione va colta, aprendo alla partecipazione" ci tiene a dire il sindaco Pierluigi Peracchini (all’epoca del prp sindacalista col primato del lavoro) rispetto all’insofferenza da rumori, spopolamento e carenza di servizi nella comunità assediata dai container. Il miglioramento - finanziato dall’Authority - passa da due progetti elaborati (il mandato risale al 2015 nell’era Forcieri) dallo studio PoliCreo di Parma, ieri presentati alla biblioteca Beghi dall’architetto Sergio Beccarelli.

Il primo prevede la realizzazione di una zona verde, attrezzata con giardini e pista ciclabile, lungo la nuova recinzione doganale, spostata verso mare fino ad una distanza massima di circa 30 metri dalla posizione attuale (la recinzione sarà sostituita da barriere antifoniche analoghe a quelle già sperimentate al Canaletto, tra via San Cipriano e Via Giulio della Torre). Il secondo progetto propone invece un allargamento significativo degli spazi pubblici antistanti i fabbricati di Fossamastra e ciò grazie allo spostamento verso mare dell’arteria veicolare di viale San Bartolomeo. La nuova strada sarà caratterizzata da uno spazio verde di separazione con la barriera antifonica (analoga a quella proposta per la prima soluzione), da un lato, mentre lo spazio lasciato libero di fronte ai fabbricati prevede la realizzazione di una pista ciclabile, aree verdi attrezzate e aree pavimentate.

La bilancia, stando alle prime reazioni, sembra pendere per la seconda ipotesi. "L’appuntamento per la scelta condivisa è per la prima settimana di settembre" dice il direttore generale dell’Authority Federica Montaresi. I tempi di realizzazione restano un’incognita, oltrechè una variabile dipendente dalle manovre sul terzo bacino.

Corrado Ricci