
Entro l’anno sarà completa la rete fognaria della città, che insieme a quella idrica è oggetto di importanti investimenti, con la posa di quasi 10 chilometri di tubature e l’obiettivo di vedere di nuovo trasparenti e balneabili le acque del golfo entro il biennio 202526. Maxiopere, a cui si aggiungerà il nuovo depuratore degli Stagnoni, capace di rendere le acque nere utilizzabili ad uso agricolo o industriale. "Investimenti importanti, fondamentali per il tema ambientale", ha sottolineato il sindaco Pierluigi Peracchini. Quasi sette milioni di euro (6,8 milioni), lo stanziamento per il periodo 2019-21, con la posa di 5.883 metri lineari di tubazioni e 3 sollevamenti fognari nei quartieri di Mazzetta, Fossamastra e Marina del Canaletto. In fase di realizzazione, la posa di 2.889 metri lineari di tubazione ed un sollevamento fognario, grazie a 2,8 milioni di euro di investimento, nei quartieri di Mazzetta e Valdellora. E poi ci sono gli interventi sulle reti potabili di Sarbia, Pianazze, Felettino, Marola, via dei Colli, Montalbano, che fanno salire il totale delle spese per gli interventi già compiuti a circa 10 milioni di euro.
"Impegni presi con Iren e realizzati tramite Acam Acque – ha detto Peracchini – per portare La Spezia a livello di avanguardia nazionale ed europea nel settore della depurazione". E proprio l’impianto degli Stagnoni, che sostituirà quello attuale, vecchio di quarant’anni, farà la differenza. Attualmente in progettazione, servirà 130mila abitanti equivalenti (quantità di carico inquinante biodegradabile immesso in fognatura da un abitante in una giornata, ndr) ed entrerà in funzione, salvo slittamenti, nel 2025. Costo dell’opera: 25 milioni di euro, di cui 10 già reperiti.
Le cifre snocciolate dal presidente di Acam Acque Mario Previdi, parlano di un lungo lavoro di cui la città e il golfo avevano da lungo tempo necessità: il totale ammonta a 9.666.402 di euro investiti ed 8.782 metri di rete nera nuova. E, sempre per inseguire la vocazione green del Comune, vanno sottolineati – fra le varie azioni - gli studi sulla rete idrica per la riduzione delle perdite, che si affianca alla sostituzione di parti di condotta, a potenziamento di linee, all’installazione di nuove apparecchiature di comando, controllo e telecontrollo. "Abbiamo trovato un punto di condivisione importante e oltre ai miglioramenti tecnici, abbiamo ripristinato viabilità e pavimentazione nelle zone interessate dai lavori - ha sottolineato il direttore di Acam Acque Marco Fanton – ; l’auspico è che in tutti i quartieri si abbandonino, allacciandosi alla nuova rete, i canali che erano nati per le acque bianche: ora anche i cittadini devono far la loro parte".
Chiara Tenca