
Accogliendo pienamente la richiesta del pubblico ministero Claudia Merlino, il giudice delle indagini preliminari Mario De Bellis ha condannato ieri Alex Fodde a otto anni di reclusione e al pagamento di una multa di 40mila euro. Si è concluso così il processo, celebrato col rito abbreviato su richiesta dell’avvocato difensore di fiducia Larissa Gagliardini, al broker trentenne originario della Serra di Lerici, imputato della truffa milionaria inferta a numerosi risparmiatori, alcuni residenti in città, di cui 33 si sono costituiti parti civili. E’ l’epilogo dell’inchiesta svolta dalla guardia di finanza, in particolare dal nucleo speciale di polizia valutaria, da cui sono emerse responsabilità dirette e inequivocabili di Fodde in relazione alla serie di bluff inanellati tra Lugano, Montecarlo e La Spezia. Partita giudiziaria ancora da definire, invece, per altri indagati che gli avrebbero fatto da sponda. Fodde, un tipo che si presenta bene, con ottima parlantina, educato e ben vestito, è finito a giudizio sotto il peso delle querele e dei riscontri delle fiamme gialle. Il giovane imbonitore si spacciava per gestore del fondo d’investimento (inesistente) Mano di Dio. All’appello mancano circa 2 dei 4 milioni di euro oggetto degli investimenti. Il pm spezzino ha attivato rogatorie in Svizzera e Inghilterra a caccia del tesoro. Fodde, oltreché di truffa aggravata continuata, rispondeva anche del reato specifico connesso all’esercizio abusivo dell’attività finanziaria; è poi imputato di autoriciclaggio per i soldi provento di truffa fatti transitare dai Casinò di Campione d’Italia e Venezia con la causale "pagamento giocata". Le prove sono state raccolte sull’utilizzo di 99.500 euro. Ma il sospetto è che tanti soldi siano stati ’bruciati’ nei Casinò. Sarebbero stati consumati per fare la bella vita e a sostegno delle rappresentazioni con le quali si proponeva come mago della finanza, capace di far fruttare i soldi, con interessi a due cifre.
Dopo la richiesta del pubblico ministero Claudia Merlino il 19 novembre scorso, nella successiva udienza del 17 dicembre l’avvocato Barbara Coluccia del foro di Milano aveva sostenuto che Fodde avrebbe avuto dei conti nelle filiali londinesi di due banche per risarcire i suoi clienti, dando l’input al pm per effettuare le verifiche. Fodde avrebbe potuto usufruire di un ulteriore sconto della pena, oltre a quello dovuto alla scelta del rito abbreviato fatta dal suo avvocato Larissa Gagliardini, rispetto agli otto anni di reclusione chiesti dal pm, solo nel caso avesse ha risarcito i suoi clienti, ammesso che sui conti londinesi ci fossero effettivamente dei soldi. Cosa che, però, non è emersa.
Fodde era stato arrestato a Como nel giugno 2019, quando alla guida di una Ferrari nera, con a fianco un body guard palestrato, proveniente da Lugano, si era presentato in un ristorante dove avrebbe dovuto incontrare dieci risparmiatori, convocati da una sua collaboratrice, per discutere le proposte di investimento a rischio zero e alto rendimento. Invece aveva trovato le fiamme gialle, che da tempo indagavano su di lui. Fodde ha già trascorso 10 mesi di detenzione, prima in carcere e poi ai domiciliari.
Massimo Benedetti