Flussi sotto osservazione Le tattiche da adottare

Il direttore del Parco Scarpellini: "Soluzioni compatibili con l’area protetta"

Flussi sotto osservazione  Le tattiche da adottare
Flussi sotto osservazione Le tattiche da adottare

Studiare la mobilità dei flussi turistici per intervenire sul campo con piani che migliorino la fruizione in sicurezza dei borghi e delle bellezze del territorio. Il primo passo ufficiale del Parco nazionale delle Cinque terre per tentare di gestire l’enorme mole di turisti che ogni anno prendono d’assalto i borghi è arrivato in questi giorni, con l’avvio da parte dell’ente di via Discovolo dell’iter per l’affidamento di una consulenza sulla mobilità turistica che ha come obiettivo quello di analizzare a tutto tondo gli spostamenti dei visitatori, dall’arrivo alle Cinque terre fino ai trasferimenti tra i borghi del comprensorio. Il direttore del Parco nazionale, Patrizio Scarpellini, sottolinea che "la realizzazione di uno studio sulla mobilità e l’accessibilità nel parco è funzionale all’individuazione di progetti di monitoraggio e gestione dei flussi e alla riorganizzazione della fruizione turistica compatibile con i valori dell’area protetta e la sicurezza dei residenti e dei visitatori". Nella determina con cui viene avviata la procedura negoziata per l’affidamento del servizio di consulenza si fa riferimento senza mezzi termini "all’ingente numero di turisti che ogni anno visitano il territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre", e si evidenzia come sia necessario uno studio sui temi della mobilità "al fine di sviluppare un quadro conoscitivo e diagnostico di accessibilità verso e interno al Parco, così da poter migliorare l’organizzazione dell’offerta di mobilità di accesso, incrementare la fruizione turistica e la sicurezza dei visitatori". Lo studio che sarà commissionato dal Parco sarà finalizzato a reperire informazioni relative alle tipologie e modalità di fruizione del territorio da parte dei visitatori per poter "riorganizzare al meglio l’offerta di mobilità attuale e pianificata, mitigare aree di congestionamento veicolare lungo le infrastrutture di accesso al Parco, nonchè alleviare picchi di affollamento che molto difficile l’attuazione di procedure di evacuazione mettendo a rischio l’incolumità dei visitatori e addetti".

Un tentativo di gestire le masse di visitatori da tempo auspicato soprattutto dal sindaco di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia, che solo pochi giorni fa, sulle pagine della Nazione, sul tema aveva annunciato l’affidamento a uno studio legale milanese di una consulenza per individuare non solo le possibili azioni da intraprendere per provare a gestire i flussi, ma anche per determinare di chi siano effettivamente competenze e responsabilità di una situazione che vede di fatto i sindaci primi responsabili della sicurezza pubblica ma senza gli strumenti per garantirla. Per la realizzazione dello studio, il Parco ha impegnato 42mila euro più Iva.

mat.mar.