Armi e tecnologie, si apre il salone. I pacifisti sfilano in corteo per dire no

L’inaugurazione alla Spezia con 300 aziende presenti. All'Arsenale anche big dall'estero

Cristiana Pagni, presidente di Italia Blue Growth, fra gli organizzatori dell’ottava edizione di Seafuture

Cristiana Pagni, presidente di Italia Blue Growth, fra gli organizzatori dell’ottava edizione di Seafuture

La Spezia, 4 giugno 2023 - Chi parla bene usa l’inglese, la lingua che meglio si presta a internazionalizzare vocazioni e semplificare scenari complessi. Così si dice ’Hub del Mediterraneo’, ’Blue economy’, ’Logistic forum’. E per chi l’inglese non lo mastica ci sono parole adatte allo scopo, come ’servizi’ o ’prodotti’. Fuori dalle perifrasi e nel cuore delle approssimazioni, il dato di fatto è che La Spezia – anima di un Golfo plasmato sulle capacità visionarie di generali e ammiragli e da sempre capitale dell’industria armiera italiana – si appresta a ospitare l’ottava edizione di ’Seafuture’, la fiera dell’innovazione tecnologica applicata al settore difesa organizzata da Marina e Italian Blue Growth srl. Succede a meno di 2.500 chilometri dal confine con l’Ucraina, dove ogni notte piovono missili e droni incendiari. Succede dentro il perimetro di quello stesso Arsenale militare che, disseminato di capannoni dismessi, rappresenta l’altra faccia della luna nella quale si specchiano le iper-tecnologiche industrie d’armi.

Succede in una città dove ora i pacifisti sfilano in corteo chiedendo la riconversione della manifestazione e i sindacati del comparto difesa annunciano azioni dimostrative per segnalare la cronica mancanza di investimenti nel turn-over. Comunque la si pensi, i numeri di Seafuture restano impressionanti. La fiera – l’inaugurazione è prevista per domani e la kermesse andrà avanti fino all’8 giugno – promette di attrarre quest’anno oltre 300 aziende su 35.000 metri quadrati di base navale (tra i partner anche colossi del calibro di Fincantieri, Leonardo ed Mbda). Le delegazioni estere confermate sono 73. E 78 le imprese straniere convocate per scambiarsi ’know how’ e fette di mercato. Il programma prevede 50 conferenze e 3.000 incontri. E i temi spaziano dall’intelligenza artificiale per la gestione delle infrastrutture strategiche, di grande interesse dopo il danneggiamento del gasdotto Nord Stream, alle tecnologie per filtrare gli scarichi urbani, in quell’ottica ’dual use’ – dove civile e militare si scambiano le vesti – che è stata la grande intuizione del format ed è oggi la "perduta occasione" alla quale il fronte pacifista guarda con nostalgia. Di tutto rispetto il parterre: tra gli ospiti sono attesi i ministri della Difesa Guido Crosetto e del Mare Nello Musumeci.

Star della serata inaugurale l’attore Giancarlo Giannini, spezzino di nascita (anche se pochi lo sanno), invitato a leggere poesie sul ponte di Nave Trieste, la portaerei della Marina in consegna allo stabilimento del Muggiano. "L’Italia è una piattaforma sul Mediterraneo con un ruolo geostrategico di cui non è ancora pienamente consapevole", dice Cristiana Pagni, presidente di Italia Blue Growth. "E Seafuture tenta di fare quanto necessario: aggregare per essere più competitivi".