
Assolti perché il fatto non sussiste. E’ la sentenza emessa ieri dal giudice Marinella Acerbi nei confronti dell’ex sindaco di Monterosso Angelo Maria Betta, del geometra Marina Ajtano dipendente del Comune, di Andrea Cerchiai direttore dei lavori di messa in sicurezza del canale Pastanelli dopo l’alluvione del 25 ottobre 2011 e di Eugenio Biagioni legale rappresentante della società Nec che aveva eseguito i lavori. L’accusa, con vari capi d’imputazione, era di falso e truffa per un procedimento iniziato nel 2013, quando per gli indagati scattarono gli arresti domiciliari. Ieri è stato riconosciuto il gran lavoro degli avvocati di fiducia, Andrea Corradino per Angelo Maria Betta, Silvia Rossi (nella foto) per Marina Ajtano, Corradino e Rossi per Eugenio Biagioni e Luca Pietrini del foro di Massa per Andrea Cerchiai, i quali hanno dimostrato che tutto si era svolto nel rispetto delle leggi. Nel mirino delle fiamme gialle era finito un rivestimento in pietra che non era stato realizzato, perché alla fine si era convenuto che non servisse. Il Comune di Monterosso, trattandosi di lavori da realizzare con urgenza, aveva avuto i soldi dalla Regione sotto la voce ’rivestimento’ ed erano anche stati inseriti nella contabilità provvisoria. Ma la voce era stata corretta nella contabilità definitiva di cantiere e quei soldi erano stati decurtati dalla contabilità finale. In pratica, , come hanno dimostrato gli avvocati, si sarebbe trattato solo di un errore di descrizione, poi corretto. Tra i capi di imputazione c’erano anche una presunta truffa sulla quantità di rocce e terre da scavo e sui certificati di regolare esecuzione e di collaudo. Anche in quel caso il giudice Acerbi ha stabilito che il fatto non sussiste.
Massimo Benedetti