REDAZIONE LA SPEZIA

False accuse contro la collega Condanna confermata in appello

Aveva puntato il dito sulla collega accusandola di aver firmato di suo pugno una delibera dell’ex presidente dell’ Autorità Portuale Lorenzo Forcieri. E dalla denuncia di Simona Pellegrini, dipendente dell’Adsp, Daniela Roggerone era così finita sotto processo con l’accusa di falso in atto pubblico, uscendone poi assolta con formula piena nel 2018. La stessa Pellegrini era così finita alla sbarra per il reato calunnia nei confronti della collega: nel luglio del 2020 era stata condannata a due anni di reclusione (pena sospesa) dal tribunale di Spezia, sentenza confermata ieri dalla Corte d’Appello di Genova. Anche secondo i giudici di appello aveva falsamente denunciato alla Capitaneria di Porto Roggerone, pur sapendola innocente. Confermata quindi la condanna a due anni de reclusione, al risarcimento del danno cagionato e al pagamento delle spese processuali per il reato di calunnia. Il legale dell’imputata, l’avvocato Daniele Caprara di Spezia, farà ricorso in Cassazione.

Da parte sua Daniele Roggerone esprime soddisfazione per la sentenza. "Con la decisione della corte di appello – dice la dipendente dell’Autorità portuale – che conferma quanto già acclarato in primo grado, ho finalmente ottenuto giustizia. Tutta questa vicenda è stato un incubo che mia ha messo a dura prova sia dal punto di vista personale che professionale. Voglio ringraziare il mio avvocato Cristina Ponzanelli che dal primo giorno mi ha accompagnata in questo difficile percorso con professionalità e tenacia sostenendomi e incoraggiandomi sempre, soprattutto nei momenti più difficili".