Ex Oto Melara in crescita "Ora nuove assunzioni"

Registrato un netto aumento di commesse malgrado l’allerta sanitaria. I sindacati chiedono all’azienda di investire negli impianti e nel personale.

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Un aumento delle commesse nel 2019 pari al trenta per cento rispetto alla media dell’ultimo decennio, un trend positivo che sarà confermato anche alla fine di quest’anno, nonostante la pandemia di coronavirus. All’ex Oto Melara, oggi Unità di business sistemi di difesa della divisione Electronics di Leonardo, il futuro – inteso come commesse e carichi di lavoro – è più che roseo, tanto da spingere la Uilm, primo sindacato all’interno dell’azienda, a chiedere investimenti su nuova occupazione e organizzazione del lavoro. È Graziano Leonardi, leader dei metalmeccanici della Uil, a lanciare l’affondo alla luce dei buoni risultati comunicati dai vertici aziendali nella riunione dello scorso 22 giugno. "Il 2019 si è chiuso con ottimi risultati, dato che sono stati centrati tutti gli obiettivi assegnati. Gli ordini sono aumentati, con una crescita importante nel campo navale e nell’underwater; il 65% dei nuovi ordini proviene da clienti esteri.

Anche il 2020 – spiega Graziano Leonardi – si chiuderà con ottimi risultati, anche alla luce della probabile acquisizione di nuove commesse, nel settore terrestre con il contratto per i blindo Centauro II e Vbm per le nostre forze armate, e all’estero dove sono in fase di finalizzazione vari contratti per le torrette Hitfist 30 millimetri e Hitfact 120 millimetri. Anche in campo navale, dove la ex Oto è leader mondiale, si prevedono importanti acquisizioni e nuove opportunità anche con il munizionamento guidato.

L’ex Oto Melara, grazie all’impegno dei lavoratori e a un management all’altezza, ha dimostrato di essere uno stabilimento che produce utili in crescita continua, evidenziando il suo valore anche ai vertici romani. Oggi è un’azienda in salute, in grado si affrontare al meglio le sfide del futuro". Una crescita delle commesse cui deve seguire, secondo il sindacalista, anche una nuova politica di assunzioni per far fronte ai nuovi carichi di lavoro. "A seguito delle prospettive di crescita degli ordini, abbiamo chiesto all’azienda di investire negli impianti e nel personale, tramite nuove assunzioni di operai, tecnici e laureati, per essere pronti al notevole aumento dei volumi di lavoro – spiega il segretario provinciale della Uilm –. Crediamo sia fondamentale anche migliorare l’organizzazione del lavoro, soprattutto nei reparti produttivi, che negli anni recenti hanno visto troppo spesso la facile tendenza all’esternalizzazione delle attività". Attenzione anche sulla formazione, dove Leonardi sottolinea di aver avanzato la richiesta di ripetere anche in futuro iniziative come il corso di formazione per operatori macchine utensili e meccanici, che sarà avviato a breve. "Un modo per far fronte alla necessità di personale specializzato che si presenterà nei prossimi anni".

Matteo Marcello