Il parroco e l'eutanasia: "Un cattolico può essere a favore di una legge in materia"

Don Giulio Mignani, parroco di Bonassola, in passato aveva fatto parlare di sé per le sue posizioni progressiste sulle unioni civili

Don Giulio Mignani (Foto Frascatore)

Don Giulio Mignani (Foto Frascatore)

Bonassola (La Spezia), 29 marzo 2022 - "Penso che per un cattolico sia lecito avere una apertura nei confronti dell'eutanasia e quindi della possibilità di avere una legge che la regolamenti". Così Giulio Mignani, parroco di Bonassola, intervenendo al dibattito «Eutanasia e democrazia. Come ottenere il rispetto della libertà di scelta sul proprio fine vita?» organizzato dall'associazione Luca Coscioni.

Don Giulio in passato si era espresso a favore delle unioni civili tra omosessuali, aprendo alle famiglie arcobaleno, e aveva criticato lo sportello antigender della Regione Liguria. Un anno fa non aveva benedetto le palme come forma di protesta contro il documento della Congregazione per la dottrina della fede che vieta la benedizione delle unioni di coppie omosessuali. "Questo tipo di apertura - ha continuato il sacerdote parlando di eutanasia - può venire certamente da una visione materialista della vita ma anche da una visione spirituale. Può sembrare assurdo ma invece è un grande rispetto della vita. Se io voglio rispettare la vita dell'essere umano non devo rispettare solo la sua vita biologica, che passa attraverso il corpo, ma anche la sua vita spirituale che passa attraverso la libertà, la sua capacità di autodeterminazione. Quindi se voglio rispettare una persona devo rispettare anche questa sua libertà".

"Se la stragrande maggioranza degli italiani vuole una legge sull'eutanasia e questa non viene fatta - sottolinea Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Luca Coscioni - allora c'è un grande problema di democrazia. La battaglia sulla legge va avanti, noi continuiamo ad aiutare le persone ad ottenere aiuto a morire. E siamo pronti anche ad affrontare il rischio dei processi. La battaglia la vinceremo. Quello che credo e che sia più pericoloso il degrado delle nostre istituzioni e cioè di non avere decisioni in tempi decenti su argomenti che riguardano tutti i cittadini".