CRISTINA GUALA
Cronaca

Esplosione a Suviana, "una fiammata e poi lo scoppio". Salvo per miracolo

Il racconto della moglie di Pier Francesco Firenze, dipendente di Enel Green Power in servizio a Bargi. "Nel momento della tragedia lui si trovava all’esterno con altri due colleghi. Sta bene ma è sotto choc"

Esplosione a Suviana, "una fiammata e poi lo scoppio". Salvo per miracolo

Vezzano Ligure (La Spezia), 11 aprile 2024 – Uno spavento enorme seguito subito dalla presa di coscienza di quanto stava accadendo e dalla sensazione più brutta, che si è presto trasformata in realtà: qualcuno dei suoi colleghi, veri amici, stava perdendo la vita. Nel momento dello scoppio alla centrale idroelettrica di Suviana, Pier Francesco Firenze si trovava a pochi metri da dove si è scatenato l’inferno.

Emilia Ferdeghini
Emilia Ferdeghini

Cittadino di Vezzano capoluogo, dove abita con moglie e figlia, tecnico serio e rispettato, Firenze da cinque anni è impegnato in quella struttura come dipendente Enel Green Power. Le sue parole ce le riferisce la moglie, Emilia Ferdeghini. E’ successo tutto all’improvviso, in una giornata serena: quell’impianto è un luogo frequentato, spesso ci vanno le famiglie come anche le scolaresche in viaggio di istruzione, e proprio quel giorno erano in visita alcune classi. Firenze sta bene, non ha avuto bisogno di cure perché la sorte ha voluto che non si trovasse in quel momento all’interno della centrale ma in superficie: quei metri di lontananza utili a salvarsi da ferite o peggiori conseguenze. Dopo un iniziale smarrimento, tra fumo e fuoco, resosi conto di quanto avveniva, non si è fermato un momento e sta ancora aiutando nelle operazioni di ricerca, racconta la moglie che, con la figlia Alessia, saputo dell’accaduto, si è precipitata a Bargi per verificare le condizioni del marito. Non ha potuto incontrarlo subito, proprio perché lui si è prestato immediatamente a cercare di fare il possibile per salvare altre vite.

"Mi ha raccontato che era fuori con due colleghi e che a un certo punto hanno visto la fiammata, il fumo e poi sentito uno scoppio. E’ sotto choc", dice Emilia. Una situazione inattesa, non c’è mai stato qualche rischio palese – racconta la donna – non ci sono mai stati pericoli evidenti e in tutti i cinque anni di lavoro la famiglia non ha mai temuto il peggio. La notizia, a Emilia, è arrivata prima dai telegiornali e poi dal contatto telefonico con Pierfrancesco che ha rassicurato i propri cari che non gli era accaduto nulla e ha manifestato preoccupazione per i colleghi e la volontà di aiutare le operazioni. "Da fuori hanno visto il fumo ed è seguito un boato, sono corsi subito. Lì si conoscono tutti, non sono in tanti. Ringraziando Dio lui sta bene, lo vediamo poco perché sta aiutando i vigili del fuoco, il posto è grande ci sono tanti locali, tante stanze". Il pensiero va alle vittime e alle persone intrappolate, ai dispersi: ormai l’acqua sta inghiottendo gran parte della struttura, il livello sta salendo, qualsiasi azione diventa, ogni minuto che passa, sempre più difficile.