
Le aree adiacenti all’ex centrale al centro di un piano di sviluppo, con l’avvento delle storiche Fonderie Patrone
LA SPEZIALa delocalizzazione delle Fonderie Patrone, che dalla Chiappa si trasferiranno nelle adiacenze dell’area Enel, ma anche i lavori di messa in sicurezza idraulica del fosso Tombone, che permetteranno di svincolare dalla zona di rischio una buona parte di quelle aree a destinazione industriale. C’è tutto questo nell’aggiornamento al Puc votato ieri dalla commissione comunale. La pratica, istruita dall’assessorato all’Urbanistica guidato da Patrizia Saccone, è ora attesa a metà mese dall’approvazione definitiva in Consiglio comunale. L’aggiornamento del Puc va di fatto ad attuare in modo ancora più efficace le previsioni già presenti nel documento approvato nel 2003, che classificava le aree oggetto di intervento come Apa, ovvero come superfici destinate allo sviluppo di attività produttive e artigianali. Nel dettaglio, l’aggiornamento votato dalla Commissione è finalizzato a favorire la delocalizzazione delle Fonderie Patrone, da sempre operative nel quartiere della Chiappa: un’area ormai a prevalente destinazione residenziale, che non presenta più le caratteristiche adatte a ospitare un’attività produttiva di tale rilevanza. La convivenza tra la fonderia e i residenti, infatti, comporta limitazioni all’attività produttiva e disagi alla popolazione che risiede nelle vicinanze.
Un altro obiettivo dell’aggiornamento del Puc riguarda l’area ex Enel (quelle anni fa passate nelle mani di Filse; ndr), oggi classificata come zona idraulicamente rossa, quindi non pienamente utilizzabile secondo le previsioni del Puc. Grazie a un protocollo d’intesa firmato tra Comune della Spezia, Regione Liguria e Filse, Fonderie Patrone si impegna alla realizzazione di opere di messa in sicurezza sul fosso Tombone, che consentiranno la declassificazione del rischio idraulico. "Tali interventi saranno realizzati a scomputo degli oneri di urbanizzazione e rappresentano il primo passo di un piano più ampio che punta, attraverso ulteriori interventi successivi, a ridurre in modo significativo il rischio idraulico in una porzione consistente del quartiere di Fossamastra" dice l’assessore.
Inoltre, sarà finalmente possibile individuare con precisione all’interno del medesimo distretto di trasformazione, le aree da cedere al Comune. Queste, sommate ad altre aree di cessione (oggi situate all’interno del perimetro dell’area Enel; ndr) consentiranno a Palazzo civico di acquisire una superficie significativa sulla quale sarà realizzata un’area ludico sportiva. L’aggiornamento al Puc prevede l’eliminazione della quota del 10% destinata a uso residenziale, per lasciare spazio a un insediamento completamente produttivo. "Una scelta che permetterà non solo di migliorare l’assetto urbanistico e infrastrutturale dell’area, ma anche di generare ricadute positive in termini occupazionali per la comunità" dice la Saccone.
Matteo Marcello