
Un complesso intervento di angioplastica al cuore utilizzando simultaneamente due tecnologie all’avanguardia sono state usate durante un’operazione alcuni giorni fa dall’equipe di Emodinamica della struttura complessa di Cardiologia del Sant’Andrea. L’intervento ha riguardato un paziente cardiopatico grave con una severa ostruzione di un’arteria coronaria dovuta alla presenza di estese calcificazioni che di fatto impedivano il normale approccio chirurgico. "Così abbiamo utilizzato una nuova tecnologia che ci ha permesso di “fresare“ il calcio coronarico chiamata “aterectomia orbitale“ – ha spiegato il primario Alberto Menozzi –. Il dispositivo usa una corona diamanata che ruota lungo la parete del vaso a velocità comprese tra 90mila e 120mila giri al minuto, polverizzando il calcio". Questo ha permesso di riaprire in modo ottimale l’arteria del cuore del paziente. "In un altro punto del vaso si è dovuto ricorrere ad un’altra apparecchiatura della next generation complementnare alla precedente, detta “litotrissia intravascolare“ che emette potenti onde d’urto che frantumano il calcio". Dell’equipe di Emodinamica ne fanno parte oltre al dottor Menozzi, i cardiologi Marco Arena, Giorgio Caretta, Marco Rezzaghi e Giorgio Tonelli. Un intervento che ai medici è valso il ringraziamento sentito della moglie dell’uomo operato. "Li ringrazio – scrive Barbara Natucci Maggi – per l’alto livello di professionalità e competenza. Un reparto di eccellenza che si avvale di tecniche all’avanguardia e guidato con scrupolosità e preparazione".