
Il foraggio biologico continua ad essere introvabile, e la Regione corre in soccorso delle aziende del Biodistretto della Val di Vara, concedendo una proroga alla deroga per l’utilizzo del foraggio convenzionale fino alla fine di luglio. Il decreto, firmato dal Dipartimento agricoltura della Regione Liguria, risale all’altro ieri, e permette a diciassette allevamenti dell’alta Val di Vara di continuare a utilizzare, in caso di necessità, il foraggio ‘normale’ per sopperire alla carenza di quello bio. Un’emergenza, quella legata all’assenza del foraggio biologico, legata a doppio filo con la siccità, che aveva portato lo scorso autunno il governo a dichiarare lo stato di emergenza idrica, e il ministero dell’Agricoltura ad ‘aprire’ all’uso del foraggio convenzionale per l’alimentazione degli animali negli allevamenti biologici, così come richiesto anche dallo stesso Distretto biologico della Val di Vara e da Aiab, l’Associazione italiana dell’agricoltura biologica. Ora, la proroga del provvedimento regionale, che permetterà alle aziende bio della vallata di poter sopperire alla carenza di fieno biologico fino ad estate inoltrata. Undici le aziende di Varese Ligure destinatarie della proroga, quattro quelle di Zignago e una rispettivamente a Sesta Godano, Maissana e Rocchetta Vara. "Un provvedimento – spiega Alessandro Triantafyllidis, presidente del Biodistretto Valdivava e di Aiab Liguria – che permetterà alle aziende di proseguire l’attività fino a che non si concretizzerà la nuova fienagione (che inizierà nelle prossime settimane; ndr). Fortunatamente, nonostante la siccità invernale, le piogge primaverili garantiranno una buona raccolta, e le aziende, molte delle quali producono il fieno bio in proprio, non dovrebbero avere problemi di approvvigionamento".
Un mondo, quello biologico, che tiene duro nonostante le difficoltà e che anzi rilancia, aprendo all’innovazione. Ben presto infatti, i progetti sperimentati dal Biodistretto nell’ambito del piano InnovaBiozoo finanziato da Regione Liguria col Psr, diventeranno realtà in diverse aziende bio della vallata: il primo riguarda il monitoraggio a distanza della mandria al pascolo attraverso collari gps, così da facilitare il lavoro della aziende; il secondo riguarda la sperimentazione, all’interno della stalla, di una nuova tecnica di stabulazione ‘Compost Barn’ in alternativa alla stabulazione a cuccette. "Le sperimentazioni hanno dato ottimi risultati e sono destinate a prendere campo" conferma Triantafyllidis. Intanto, già fissata la data della nuova edizione del Valle Bio Festival, che si terrà il 10 settembre a Varese Ligure.