Don Giulio in prima linea Una memoria alla Prefettura per la rettifica anagrafica

"Ho raccolto una richiesta di aiuto e mi sono adoperato dopo avergli parlato per capire". L’istanza da Elisa, che sente di avere un identità ’fluida’ e desidera essere chiamata Kyle.

Don Giulio in prima linea  Una memoria alla Prefettura  per la rettifica anagrafica

Don Giulio in prima linea Una memoria alla Prefettura per la rettifica anagrafica

Nei giorni scorsi si era lanciato nel sostegno del preside del Capellini Sauro, il professor Antonio Fini, plaudendo alla "battaglia di civiltà" per l’adozione del regolamento sulle carriere alias, motivato dall’obiettivo del benessere di chi desidera essere chiamato con un nome diverso rispetto a quello anagrafico che calza stretto. Oggi trapela un’altra prova di sensibilità da parte di don Giulio MIgnani, l’ex parroco di Bonassola sospeso a divinis nell’ottobre scorso per le sue esternazioni su coppie arcobaleno, aborto ed eutanasia contro il magistero della Chiesa.

La notizia della nuova storia sulla frontiera dei diritti reclamati viene da Rieti. Lì vive una persona di 40 anni, dalla fisicità chiaramente femminile, che però si sente uomo dentro. "Un’identità fluida" spiega. Che l’ha indottoa a promuovere un’istanza per una rettifica di nome all’anagrafe: gli amici più cari la chiamano Kyle e questo è il nome che vorrebbe fosse impresso nei registri per compensare le apparenze rosa. "Non ho attivato un procedimento giudiziario ma un iter amministrativo, presso la Prefettura. E’ il primo caso in Italia..." spiega. A sostenere Kyle, con una memoria depositata agli atti dell’ente chiamato ad esprimersi sul caso, c’è anche don Giulio.

Potrebbe farci leggere la lettera per capire? abbiamo chiesto al sacerdote. "Capisco... Non ho problema se Kyle è d’accordo". Autorizzazione accordata: "Il don fa solo del bene...". La lettera si materializza. Don Giulio in essa spiega di aver conosciuto Kyle nel mese di ottobre del 2022. "E’ stato lui a contattarmi per manifestare la sua stima in riferimento alle posizioni da me espresse e la sua solidarietà per quanto mi era poi accaduto".

Successivamente Kyle e don Giulio si sentono in varie occasioni: telefonate, videochiamate, messaggi. Quel che basta per la dichiarazione finalizzata: "Ho apprezzato il suo pensiero, la sua sensibilità e la sua intelligenza, cioè la capacità di leggere in profondità la realtà con le quali si confronta". Il don spiega poi il disagio percepito. Conclusione: "Ritengo fondamentale che l’identità che sente sua gli venga riconosciuta anche attraverso la modifica anagrafica del nome".

Corrado Ricci