"Difficile gestione della personalità. Ma è presto per parlare di disturbi. I ragazzi vanno seguiti e aiutati"

Vanessa Isoppo, psicologa psicoterapeuta sarzanese, ha analizzato il caso dell’aggressione al clochard "Dispiace che in una piccola città accadano fatti come questi. Puntare l’indice sulla famiglia è sbagliato".

"Difficile gestione della personalità. Ma è presto per parlare di disturbi. I ragazzi vanno seguiti e aiutati"

"Difficile gestione della personalità. Ma è presto per parlare di disturbi. I ragazzi vanno seguiti e aiutati"

Il male di vivere, i cattivi esempi, la noia. Spiegazioni che spesso si ripetono di fronte a tragedie ed episodi di estrema gravità che hanno come protagonisti ragazzini poco più che adolescenti improvvisamente usciti dagli schemi e dai radar dei loro affetti. Ogni caso è differente, per vari e ovvi motivi, che sono legati prevalentemente al contesto sociale, famigliare ma spesso presentano punti di partenza comuni o molto simili. Un tema che Vanessa Isoppo psicologa psicoterapeuta sarzanese da anni residente a Roma affronta con frequenza nella sua professione.

"Intanto dispiace - spiega - che in una piccola città accadano fatti come questi. Significa che non esistono più soltanto le metropoli degradate di un tempo, ma che la violenza può scattare anche all’interno di un contesto molto più tranquillo. Non conosco il ragazzo protagonista del bruttissimo e gravissimo episodio quindi neppure la sua famiglia per potermi spingere in commenti. Posso comunque dire che in questi casi occorre avere sensibilità e molto equilibrio".

Si parla sempre del ruolo della famiglia: ma cosa possono realmente fare i genitori di un adolescente?

"Puntare l’indice sulla famiglia è sbagliato. Poi se si analizza che un ragazzino a 16 anni si trovava in una zona non certamente tipica del passeggio a quell’ora di notte neppure in un periodo estivo qualche appunto si potrebbe anche sollevare. E’ comunque presto per parlare di un ragazzo affetto da disturbi della personalità, sicuramente ciò che è accaduto è una avvisaglia di una difficile gestione della personalità perchè colpire con un oggetto appositamente portato sul luogo di uno scontro non è la stessa cosa che reagire con una spinta oppure un pugno. Però il caso va comunque esaminato attentamente".

Dati alla mano, indipendentemente dal fatto accaduto a Sarzana, tra i ragazzi cresce l’uso di alcol e sostanze stupefacenti. Quanto incidono degli attacchi di violenza di cui si parla troppo spesso nelle cronache nazionali ?

"Fino almeno ai 18 anni - conclude Vanessa Isoppo - non si hanno gli enzimi ancora sviluppati per gestire l’alcol quindi la stessa quantità che per un adulto è controllabile per un ragazzino diventa invece uno sballo. I ragazzi, quindi anche il sarzanese coinvolto nell’aggressione, vanno seguiti e aiutati per non perderli così come va aiutata la sua famiglia che starà vivendo una situazione terribile. Ci sono tanti casi di giovanissimi e la cronaco lo insegna che hanno passato momenti molto delicati ma sono poi riusciti a riscattarsi".

Massimo Merluzzi