Dialogo aperto tra la Marina e l’Ap: "Il campo in ferro per il diporto"

Trattative serrate tra i due enti per la cessione delle aree di Cadimare: da risolvere il nodo della bonifica. Sommariva: "L’intervento ambientale è la premessa per la restituzione di quelle zone militari agli usi civili".

Dialogo aperto tra la Marina e l’Ap: "Il campo in ferro per il diporto"

Dialogo aperto tra la Marina e l’Ap: "Il campo in ferro per il diporto"

In un prossimo futuro il campo in ferro potrebbe essere restituito alla comunità, diventando un porticciolo per il diporto. Sull’area di proprietà della Marina militare, utilizzata in passato come discarica e da ormai tanti anni al centro del dibattito sulla sua bonifica, sono in corso trattative per la cessione tra la Marina militare e l’Autorità di sviluppo portuale del Mar ligure orientale. Una prospettiva che trova conferma dalle parole pronunciate dallo stesso presidente dell’ente di via del Molo, Mario Sommariva, nel corso di una commissione consiliare dedicata ai temi del ponente cittadino. Si tratterebbe di una svolta per l’area, sulla quale ad oggi sono state concluse la messa in sicurezza d’emergenza e la caratterizzazione, ma dove latita la bonifica, di competenza dell’autorità militare. L’obiettivo è quello di restituire a funzionalità civili un’area che la Marina non reputa più strategica, e l’idea sarebbe quella di utilizzare parte di quell’area a cavallo tra Marola e Cadimare per la creazione di un’area per la nautica e il diporto, restituendola in questo modo alle comunità. "C’è una discussione aperta con il Comando marittimo nord della Marina militare, credo che il campo in ferro possa essere un emblema di un’area sottoutilizzata che non viene restituita agli usi urbani, e ritengo che sia giusto fare un percorso con i proprietari dell’area per vedere se si riesce ad arrivare a un recupero ambientale e al riuso dell’area" ha affermato Sommariva, sottolineando che da parte delle istituzioni c’è la volontà di affrontare lo spinoso tema della bonifica. "Gli interventi ambientali sono la premessa – ha aggiunto il presidente –. Il tema è stato affrontato con la Marina, che ha detto che alla bonifica avrebbe pensato lei per poi consegnare l’area a noi, che faremo un progetto per il riutilizzo. Non si puo utilizzare l’area senza un intervento di tipo ambientale: fare la bonifica è una necessità ambientale e sociale, oggi c’è un padrone di casa che è la marina militare e deve realizzarla, noi siamo disponbili a collaborare a un processo che abbia come finalità il riecupero l’area. Di certo, è un processo che non possiamo sostenere da soli".

Uno scenario che potrà avere impatti anche sulla viabilità: l’idea in questo caso è di evitare che la viabilità d’accesso all’area bonificata sia lòa stessa che attraversa il borgo di Cadimare: "Qualunque cosa si faccia sul campo in ferro, non può gravare sull’attuale viabilità, ma c’è la necessità di ideare un collegamento alternativo. Credo che un recupero del campo in ferro avrebbe un impatto positivo. Cinquantamila metri quadrati sono tanti, ci si possono fare parcheggi, spazi per attività sportive, un rimessaggio".

Matteo Marcello