
Sicuramente è un sognatore. E uno che non ha paura di scommettere. Perché l’impresa che è riuscito a portare a termine in pochi anni ha dell’incredibile. Era il 2004 e dopo aver visto con rammarico il Lerici, la sua borgata, rinunciare amaramente alla partecipazione al Palio, ha deciso di far qualcosa. Così, ha preso in mano per la prima volta il remo utilizzato da quei vogatori, riportato al suo splendore la barca e coinvolto alcuni amici per condurre lo scafo lericino a disputare la storica disfida remiera.
Marco Greco oggi è il presidente della borgata e l’entusiasmo che trasmette nel parlarne è, molto probabilmente, il solito di quando incominciò questa avventura. "Sono andato in sede e ho dato la mia disponibilità. La risposta è stata un bell’in bocca al lupo. Mi hanno consegnato le chiavi e mi sono subito messo in moto, coinvolgendo nella voga il mio amico lericino Valerio Fossati, che studiava a Parma e nei momenti liberi si allenava con me; poi si è aggiunto il triatleta Gianluca Paganini, che ho chiamato dopo averlo visto nuotare nelle acque dell’Erbetta mentre stavo pescando e che purtroppo è mancato qualche anno dopo, e Nicola Paita, che aveva dato disponibilità senza aver esperienza". Ed è arrivato anche l’angelo custode: Marco Zoccali, tuttora uno degli allenatori dell’equipaggio senior, che vedendoli in acqua non al meglio della forma e della tecnica, iniziò a dargli il tempo… urlando, per poi consigliarli e infine seguirli stabilmente. "Non ci ha mai più abbandonato, ci ha accompagnato fino ad oggi".
I quattro si piazzarono penultimi nel 2005: non certo una disfatta, per chi si era presentato senza alcuna esperienza. Il tempo poi è andato avanti, e nel 2009 c’è stato un altro avvenimento degno di nota: l’arrivo della nuova barca delle donne, che si affiancò alle due utilizzate dagli equipaggi maschili, realizzate dal maestro d’ascia Ghiggini. "Siamo stati pionieri – ricorda Greco – e l’abbiamo progettata e fatta costruire con tecniche innovative, poi riprese da altre borgate. Le ragazze hanno vinto il primo Palio nel 2011, per poi fare il bis l’anno successivo, in cui c’è stata la doppietta storica con il successo dei senior, che da 26 anni non lo portavano a casa". Val la pena ricordare i nomi di questi campioni: il primo anno sono state Chiara Lazzoni, Federica Marano, Sara Pintus e Sara Galletti, timonate da Francesco Lavalle a imporsi nel femminile; nel 2012, Tania Marrone ha sostituito la Marano e Suamy Eva di Cicco è arrivata a poppa.
Per i senior, i magnifici quattro allenati da Paolo Lavalle "che ha avuto – sottolinea Greco – un ruolo importantissimo": Giuseppe Liberatore, Alessandro Aluisini, Fabio Scantamburlo, Fausto Sassi e ancora il piccolo Lavalle al timone. "Il 2012 è stato un anno incredibile, abbiamo anche portato a casa il nuovo record delle donne con un tempo di due secondi e mezzo in meno. Tutti dicevano che per gli uomini era stata una botta di fortuna, ma dopo soli cinque anni il Palio era di nuovo nostro, stavolta con Leonardo Richiusa, Giacomo Mori, Liberatore e Diego D’Imporzano, timonati da Manuel Zanatta: anche in questo caso, ad allenare c’erano Lavalle e Zoccali".
E, parlando di campioni ‘made in Leric, è impossibile non nominare la bandiera di questa borgata: Chiara Lazzoni, "unica vogatrice che non ha mai cambiato casacca, ha sempre gareggiato con noi, dimostrando un attaccamento incredibile e la capacità di accogliere nell’equipaggio e far crescere nuove atlete". Queste quattro vittorie dimostrano che il progetto Lerici abbia qualcosa in più dell’entusiasmo e della fortuna. "Abbiamo sempre dato il solito contributo e i buoni risultati confermano il nostro impegno. Centrale, anche qui, il gruppo. "Voglio citare la figura di Ernesto Brondi, che ha deciso di fare il capoborgata dimostrandosi una persona incredibile, sempre presente e su cui si può contare. Poi, gli altri dirigenti: Cristian e Andrea Brondi, Leandro Bernardini, Dario Angelo Santo e, per la sfilata, la responsabile Claudia Battaglia e Sonia Nardone". Per chiudere, ecco una perla di filosofia rossoverde. "Siamo divertenti, non così fissati con il risultato, ma ci piace vincere. Le soddisfazioni,, così, arrivano. Vogliamo far bene, ma sempre col sorriso".
Chiara Tenca