
Giacomo Erario, ormai ex direttore operativo di Scct, dal 1° agosto sarà il direttore generale di ’Bari-Brindisi Cruise Terminal’
È stato tra i protagonisti principali dello sviluppo del settore crocieristico. C’era già il 7 aprile 2013, al primo storico approdo di una nave da crociera nel porto della Spezia, la Costa Classica accolta dalla banda sul molo Garibaldi, e c’era anche due anni dopo, per l’inaugurazione dell’attuale stazione crocieristica. Dodici anni di lavoro in cui i crocieristi sono passati dai circa 240mila del 2013 ai oltre 720mila stimati per quest’anno. Ora, per Giacomo Erario, direttore operativo e responsabile della security di Spezia & Carrara Cruise Terminal, è tempo di nuove sfide. Dal 1° agosto sarà ufficialmente il nuovo direttore generale di “Bari-Brindisi Cruise Terminal“, società del gruppo Msc che per i prossimi dieci anni – con possibilità di proroga per altri quindici – gestirà le attività crocieristiche nei porti di Bari e Brindisi, garantendo condizioni paritetiche a tutte le compagnie che scaleranno i due terminal. "Sono molto emozionato per il nuovo incarico – dice Giacomo Erario – una sfida molto stimolante vista l’importanza che ricoprono i due porti per il traffico crocieristico. Una situazione simile a quella di Spezia, una società dinamica che vuole investire per espandersi. E poi, per me è in parte anche un ritorno alle origini (il nonno è originario di Manduria; in provincia di Taranto; ndr). In questi dodici anni abbiamo lavorato per fare della Spezia una destinazione importante. Per il 2025 abbiamo stimato un ritorno ai numeri importanti ottenuti due anni fa".
Lo scalo crocieristico spezzino – gestito da una società partecipata da Royal Caribbean Cruises, Msc Cruises e Costa Crociera – dopo i 723mila crocieristi del 2023, ha vissuto una flessione nell’anno successivo, il 2024, con 640mila crocieristi, mentre per quest’anno sono attesi circa 720 turisti in arrivo con le navi da crociera, in attesa della definitiva consacrazione che dovrebbe arrivare con la realizzazione del nuovo molo dedicato e della stazione crocieristica ad esso collegata. Allo stesso modo, anche quello pugliese – che ricade sotto la giurisdizione dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale – è un hub in forte espansione, che punta a diventare il principale operatore delle crociere nell’Adriatico. Oltre 250 gli scali programmati nei due porti nel 2025, entrambi home port per diversi itinerari del gruppo Msc, che ha deciso di investire importanti risorse nei due scali pugliesi: nel piano economico-finanziario presentato da Bari-Brindisi Cruise Terminal, sono previsti investimenti per almeno 2,2 milioni di euro in entrambi i porti, che saliranno a 4,5 milioni di euro se verrà concessa l’estensione della concessione, in virtù dell’identificazione e dello sviluppo del terminal crociere a Sant’Apollinare, a Brindisi.
E come gli investimenti, anche i numeri degli scali nei due porti sono destinati a salire in maniera direttamente proporzionale: secondo le prime stime della stessa società, nel 2030 gli approdi che verranno effettuati da tutte compagnie crocieristiche saranno 232 a Bari e 84 a Brindisi; numeri destinati a salire, nel 2034, rispettivamente a 254 e 104. Unico cruccio del nuovo direttore generale della società pugliese? Non veder portati a compimento i lavori per il nuovo molo e la nuova stazione crocieristica della Spezia. "Sicuramente mi dispiace, ho chiesto di essere invitato all’inaugurazione – dice sorridendo Erario –. Sono stati dodici anni intensi, ricordo bene ancora oggi il primo approdo dalla nave da crociera nel porto spezzino, la realizzazione di una struttura temporanea per l’accoglienza dei crocieristi – adattando l’ex edificio delle Dogane di largo Fiorillo; ndr) e la costruzione, nel 2015, del terminal crociere attuale".
Matteo Marcello