Dai Monti di Luni all’Emilia. La staffetta luminosanel segno di Dante

L’iniziativa ’Peana di luce’ attraverso i territori citati o visitati dal Sommo Poeta. Si celebra il passaggio dalla Lunigiana avvenuto il 13 settembre del 1321.

Dai Monti di Luni all’Emilia. La staffetta luminosanel segno di Dante
Dai Monti di Luni all’Emilia. La staffetta luminosanel segno di Dante

Una staffetta di luci che rimbalza di valle in valle per festeggiare il valore universale della poesia di Dante, da sempre un elemento fondativo dell’identità culturale italiana e della sua affermazione nel mondo. Alcuni Comuni della Val di Vara, commemorano il transitus del Sommo Poeta, partecipando all’odierna iniziativa ‘Peana di luce per Dante’. Se si pensa ai giudizi taglienti che il Sommo Poeta dà su genovesi, aretini, pisani e fiorentini, non si può non rimanere affascinati e anche un po’ stupiti dalla esaltazione dantesca della nostra terra. Per corrispondere ad un amore così grande, la Lunigiana commemora il transitus del Sommo, avvenuta tra il 13 e il 14 settembre del 1321, con la lettura in tutte le piazze, delle terzine dell’VIII canto del Purgatorio alle 21 di stasera e con il rimbalzo luminoso della lettera ‘D’ di Dante in alfabeto morse, da tutti i borghi e castelli delle vallate, con un semplice faro. Una staffetta luminosa, quindi, in onore di Dante, attraverso i luoghi citati nell’opera o direttamente visitati dal Poeta, o in luoghi di collegamento. Il primo segnale parte dai Monti di Luni, come Dante designa Carrara e viaggia per tutta la Val di Magra, si biforca per la Val di Vara e giunge al Passo dei Casoni, da dove viene lanciato verso la postazione torciera della Madonna del Monte che raccoglie il segnale e lo rimanda al Campanone di Pontremoli e al Passo della Cisa. Da qui il segnale prosegue per il Monte Cervellino di Berceto e per Corniglio nel Parmense, raggiungendo la dantesca Pietra di Bismantova, da dove perviene alle Terre Matildiche e in particolare ai castelli di Rossena e di Canossa. Daniela Scattina, delegata dall’Archeoclub a rappresentare la Val di Vara ricorda i nominativi dei segnalatori di ogni postazione e l’evento proposto.

Il segnalatore di Vezzano Ligure, Roberto Maldini; per Bolano Caterina Ambrosi e Riccardo Bettinotti, lettura da parte di Sabrina Battaglini e commento di Franco Bonatti; Follo-Tivegna: Debora Imeri e Marco Mazzi, lettura e commento di Paolo Magliani; Follo, Follo Castello: segnalatori e rispettivamente lettori Marina Ricco e Gianni Domenichini; Podenzana, Pieve di Sant’Andrea (e Castello): Antonio Bonfigli e Riccardo Varese; Calice al Cornoviglio, Castello Malaspina di Madrignano: Stefano Franceschi; Beverino, Bracelli: Aldo Righetti, lettura e commento di Francesco Gianardi; Rocchetta Vara, Beverone: Manuela Antognelli e Sergio Antognelli; Rocchetta Vara, Passo dei Casoni: Davide e Diego Osserini che hanno organizzato, con l’Associazione Antichi sentieri liguri, un percorso dal passo dei Casoni, sull’alta Via dei Monti Liguri, sino alla sorgente di San Genesio e un sentiero delle tre Vette sino alla cima del Monte Cornoviglio e rientro ai Casoni.

Marco Magi