
Il Centro Kennedy ha una storia lunga e importante dal punto di vista della progettazione, firmata nientemeno che dall’architetto Vittorio Gregotti. Il complesso ha quasi 25 anni (fu inaugurato nel marzo del 1998) e conserva anche qualche elemento architettonico interessante, a dispetto dei giudizi negativi di cui, fin dall’inizio, fu fatto oggetto. Le critiche maggiori riguardano il suo essere una sorta di corpo estraneo rispetto alla città. Comunque, nulla di coerente con la storia di Spezia. "Sembra un meterotite caduto sulla città, come del resto molti dei progetti degli ultimi 2030 anni – commenta sarcasticamente Milo Campagni, ex assessore provinciale e oggi brand manager di un’importante agenzia di comunicazione oltre che presidente dell’associazione La Piazza Comune, promotrice di un sondaggio fra gli spezzini, chiamati ad esprimere i sogni per la loro città nei prossimi anni - che hanno fatto perdere radici e origini della città".
Il centro in effetti avrebbe dovuto collegare il centro con Migliarina ma di fatto non è mai decollato. Molti degli esercizi commerciali nel corso dei decenni hanno chiuso o si sono trasferiti. Vissuto come un centro commerciale (senza però la componente food, almeno negli ultimi anni), l’unica strada, secondo il giudizio degli esperti, era pensarlo con servizi o brand attraenti e farlo vivere come un unico brand, cioè quello di un centro commerciale all’aperto con proposte ed eventi di livello adeguato. E invece, Campagni? "Mai nulla è stato fatto in questa logica, ogni negozio ha dovuto pensare a sopravvivere da solo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti". La soluzione? "Siamo a cinquecento metri dalla stazione crocieristica: trasformarlo in funzione turistica con centro informazioni gestito dalle guide turistiche, con un’anima food della Spezia (tutti i prodotti tipici promossi, venduti e proposti nei ristoranti, una sorta di mercato dei banchi fiorentino). In quest’ottica si potrebbero attrarre anche brand di altri territori che presentano tipicità importanti.
Lo spazio all’esterno, poi, si presta ad eventi di street food per almeno otto mesi l’anno. Per quanto criticato nel passato, il Centro - con i suoi 76 metri di fronte vetrine lato Viale Italia e lato Piazza Kennedy e i 1220 metri quadrati di spazio all’aperto per tavoli e dehor - è oggi oggetto di una sorta di riscoperta. Della sua importante valenza sono sicuramente convinti i responsabili del progetto Food Hall Piazza Kennedy: "Posto tra le due principali e più trafficate vie della Spezia (Viale Italia e Via XXIV Maggio) - scrivono - il Centro è posto in posizione strategica. Vicino al tribunale, alle scuole (tra cui il Nautico, la più frequentata delle scuole spezzine) all’ospedale e all’Asl, ospita uffici privati, il Catasto, la Guardia di Finanza nautica, l’Ispettorato del Lavoro. Nella piazza del Centro Kennedy ci sono 9 bancomat a testimoniare l’alta pedonalità del Centro".
Franco Antola