MATTEO MARCELLO
Cronaca

Da commissario a presidente. Port Authority a Bruno Pisano

La Spezia: oggi l’audizione in Senato, poi la nomina. "La priorità sarà quella dei dragaggi"

L’audizione in Senato, ultimo scoglio prima della nomina a presidente, è prevista oggi pomeriggio. Bruno Pisano, da due settimane commissario dell’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale – e con un lungo passato nella comunità marittima spezzina come presidente di Interporto e dell’associazione dei centri di assistenza doganale – ha le idee chiare: dare un’accelerata ai dragaggi, fondamentali per investimenti, sviluppo e competitività agli scali della Spezia e di Marina di Carrara. Un’unione, quella tra i due porti, di recente messa a repentaglio da un emendamento leghista al decreto Infrastrutture che suggerisce il trasferimento del porto toscano sotto la giurisdizione dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale, che include i porti di Livorno e Piombino. "Quello tra i porti della Spezia e Marina di Carrara è l’esempio di un’integrazione quasi perfetta. Hanno saputo sviluppare competenze e traffici senza creare sovrapposizioni e concorrenza: un equilibrio che credo sia molto pericoloso da toccare e modificare", dice Pisano, che non nega le "tante le aspettative attorno alla mia persona" e che elenca i tanti dossier già approdati sul tavolo. "All’ordine del giorno ci sono soprattutto i dragaggi, che necessitano di interventi immediati sia per quanto riguarda l’area del nuovo molo crociere, sia per il terzo bacino", dice il commissario, che promette risposte chiare anche sui problemi da tempo denunciati dall’autotrasporto – in primis la gestione dei volumi in questo periodo di peak season – e quelli sollevati dalla community portuale, come la carenza di spazi.

"Un punto di debolezza – dice Pisano – con cui si combatte da sempre. C’è una grande richiesta di spazi su cui bisognerà trovare una mediazione. Oggi però vedo una comunità portuale coesa, ci sono percorsi chiari, pubblico e privato sanno quello che devono fare per garantire la crescita". Uno sviluppo che passa anche da un quadro internazionale oggi incerto, "che obbliga – avverte Pisano – a essere il più reattivi possibile in momenti in cui la logistica portuale cambia alla velocità della luce. Le vicende del canale di Suez così come quelle dei dazi americani impattano sui nostri scali".

Matteo Marcello