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Corruzione e turbativa, cinque anni a Forcieri I difensori: "Sorprendente. Faremo appello"

Per l’ex presidente dell’Autorità portuale una pena superiore alla richiesta del pubblico ministero Luca Monteverde. Vigogna è stato condannato a quattro anni, Fruzzeti a tre anni, Balestrero a due anni e tre mesi, Vetrala a dieci mesi

Quando il presidente del collegio Fabrizio Garofalo, ieri sera poco prima delle 19, ha letto la sentenza, non era più in aula. Ci era stato tutta la mattina, durante la replica del pm seguita dalle controrepliche della difesa, come aveva fatto durante tutte le udienze del processo che durava da anni. Ha saputo la brutta notizia dai suoi legali e da uno dei figli che è rimasto fino all’ultimo in aula. Una mazzata per Lorenzo Forcieri, ex presidente dell’Autorità portuale, senatore del Pd, nonché sindaco di Sarzana. Il collegio del tribunale della Spezia (giudici a latere Marinella Acerbi e Stefania Letizia) lo ha condannato a cinque anni di reclusione con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta per episodi avvenuti nel 2016 quando era presidente della Ap. Addirittura più di quanto aveva chiesto il pubblico ministero Luca Monteverde, che si era espresso per una condanna a quattro anni e tre mesi. Se è vero che Forcieri è stato assolto per uno dei capi di imputazione, quello in cui era accusato di aver cercato di concertare il bando di gara per la selezione di un socio di maggioranza della società Apls investimenti srl per la realizzazione della stazione marittima, come peraltro aveva chiesto lo stesso pm, l’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio è stata ritenuta invece turbativa d’asta e ha fatto aumentare la pena. Il collegio ha disposto anche la confisca a Forcieri di 5680 euro. Pesante anche la condanna che il collegio ha inflitto a Massimo Vigogna, dipendente del ministero dell’Economia, difeso dall’avvocato di fiducia Paolo Mione, accusato di corruzione. In questo accogliendo la richiesta di Monteverde. Tre anni ad Angela Fruzzetti, dipendente Infoporto, difesa dagli avvocati di fiducia Pierpaolo Tiepidino e Maurizio Bachini, accusata di concorso in corruzione. Anche per lei una condanna superiore alla richiesta del pm che si era fermato a due anni e dieci mesi. Le sono anche stati confiscati 6305 euro. Due anni e tre mesi per Matteo Belstrero, amministratore delegato della società Givi srl accusato di turbata libertà degli incanti. Difeso dall’avvocato di fiducia Andrea Corradino, è stato assolto dall’accusa di aver proceduto irregolarmente ad una assunzione, mentre è decaduto il capo di imputazione sulla gara del servizio di vigilanza armata ai varchi portuali, per aver concordato il contenuto del bando, in quanto prescritto. Per lui Monteverde aveva chiesto di più, tre anni e sei mesi.

La condanna più lieve a dieci mesi è stata inflitta a Davide Vetrala, funzionario Ap, difeso dall’avvocato di fiducia Riccardo Birga, per concorso in corruzione. A fronte di un anno e quattro mesi chiesti dal pm. La società Givi, difesa dall’avvocato di fiducia Barbara Amadei, dovrà invece pagare una multa di 12.900 euro, rispetto a 60mila.

"Ricorreremo in appello contro questa sentenza sorprendente – hanno dichiarato i difensori di Forcieri, Guido Calvi, Andrea Corradino e Paolo Mione – confidiamo che in quella sede non potrà che essere riconosciuta la completa estraneità del nostro assistito a tutti i fatti contestati.

Attendiamo di leggere le motivazioni per capire come il tribunale abbia ritenuto di fondare la condanna su ipotesi accusatorie basate su interpretazioni a senso unico di intercettazioni, che sono state smentite in dibattimento da prove documentali inoppugnabili e testimonianze chiare e circostanziate. Quanto emerso in dibattimento è chiaro: nessuna condotta corruttiva da parte di Forcieri, nessun favore né chiesto né concesso, nessun utilizzo improprio di carte di credito dell’Ap. Al contrario: fondi pubblici gestiti con oculatezza, bilanci in attivo che hanno sempre superato l’attento esame anche della ccrte dei Conti e del Parlamento, una gestione esemplare dell’Autorità portuale".

Massimo Benedetti