La Spezia, 28 novembre 2023 – Il profumo di Coppa Davis inebria anche la nostra città. E non parliamo delle migliaia di appassionati che si sono trovati a gioire di un successo atteso da quasi cinquant’anni, ma perché tutti sanno bene che uno dei componenti di quel magico team azzurro, che ha riportato l’insalatiera più ambita del mondo in Italia, ha davvero tanto a che fare con Spezia. Un ragazzo classe 2002, un ventunenne di nome Lorenzo Musetti, numero 27 della classifica Atp (con un best ranking al 15, raggiunto a giugno) che calca da una quindicina d’anni le nostre zone. Non solo per partecipare ai tornei o meglio, magari all’inizio sì, ma perché sui campi del Circolo Tennis Spezia inizialmente e soprattutto dello Junior San Benedetto poi, Lorenzo si è formato tennisticamente, continuando a crescere fino ad oggi. Fino a quel magnifico traguardo.
Una sola nota comune in tutto il percorso: il coach spezzino Simone Tartarini, che lo ha cresciuto dai primi colpi al professionismo accompagnandolo su tutti i campi – anche a livello internazionale – tornando poi alla base, nella sua Spezia. Carrarese di nascita, un vero spezzino di adozione Lorenzo Musetti. Ricordiamo anche che, il proprietario dello Junior, Franco Piagneri, due anni e mezzo fa, trasformò un campo da calcio (in stato di abbandono) in uno da tennis per permettere a Lorenzo di allenarsi sull’erba in vista di Wimbledon, ed avere così a disposizione una superficie simile. Sui campi di San Benedetto, dove Lorenzo è di casa da quasi nove anni, la gioia è palpabile.
Siete pronti a festeggiarlo in grande stile?
"Grandi festeggiamenti purtroppo non potremo farne – spiega il coach Tartarini dallo Junior – perché Lorenzo parte per le vacanze e poi ci vedremo direttamente a Montecarlo per gli allenamenti e la preparazione della stagione invernale. Grandissime congratulazioni sì, un alloro meritato. Magari per fargli i complimenti di persona prima di Natale lo avremo qui, in vista della partenza per gli Australian Open".
E allo Junior Tennis San Benedetto cosa accadrà?
"Per il circolo, fattivamente, non cambierà nulla, ma certo, non bisogna dimenticare l’enorme prestigio di avere con noi un ragazzo che ha vinto la Coppa Davis. Un tennista che io alleno da quando era bambino e che ha trascorso tanti anni proprio su questi campi di San Benedetto. Vederlo alzare l’insalatiera, come non succedeva all’Italia da 47 anni, non può che essere una grande soddisfazione".
Per lui che cambierà?
"I suoi programmi non muteranno di una virgola, dall’8 dicembre riprende, per poi farsi trovare pronto in Australia. Sicuramente cercheremo di migliorare ciò che è mancato quest’anno. È molto giovane, a ventun anni lo si è, e ha ancora tanto da migliorare, ma è un ragazzo di estremo talento".
La vittoria della Coppa Davis a cosa sarà utile?
"Sicuramente farà bene al movimento tennistico italiano. Una squadra trascinata da un fenomenale Sinner, è doveroso dirlo, però resta un successo di squadra, perché si vince col gruppo, ed è proprio l’insieme, ad aver dato la marcia in più all’Italia".