Anche Sarzana e Massa sono state teatro dell’esecuzione, da parte della Guardia di Finanza, di due delle 28 misure cautelari disposte dalla magistratura di Trento nell’ambito di una maxi inchiesta che ha sgominato una rete di contrabbandieri di tabacco e di alcol con ramificazioni, fra l’altro, in Slovenia, Germania, Belgio, Franica, Olanda e Grecia.
Le manette sono scattate ai polsi di due fratelli originari di Reggio Calabria ma da tempo residenti a Sarzana e a Massa, Carmelo e Francesco De Masi, di 50 e 49 anni. Le contestazioni mosse riguardano le coperture cartolari offerte agli autostrasportatori coinvolti nel contrabbando di partite di tabacco usato per i narghilè.