Con Ozmo un messaggio di pace parte dal rifugio antiaereo

L'artista ha iniziato a realizzare l'installazione site-specific per La Spezia

Il sindaco Pierluigi Peracchini con Ozmo

Il sindaco Pierluigi Peracchini con Ozmo

La Spezia, 15 aprile 2024 – Ozmo, uno dei più affermati artisti italiani di arte pubblica, ha iniziato la realizzazione dell’opera all’ingresso del Rifugio Antiaereo Quintino Sella.

L’artista creerà, infatti, un’opera site specific in un luogo simbolico della città, che ha permesso agli spezzini di trovare riparo dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, in particolare durante il tragico attacco del 18 aprile 1943. Quest’opera vuole essere un messaggio di pace in un luogo testimone di eventi bellici, che integra il messaggio di speranza e continuità che intendono trasmettere l’installazione multimediale e la rievocazione del bombardamento del 18 aprile 1943 all’interno del Rifugio, voluti dall’amministrazione comunale nel progetto di recupero del luogo storico reso possibile grazie al progetto 'La Spezia Forte'. Questa iniziativa ha l’obiettivo di evidenziare l'importanza di un futuro in cui la sicurezza e la pace siano valori condivisi e accessibili, creando, inoltre, un ponte tra la storia e la contemporaneità.

“L’amministrazione ha iniziato un progetto di restyling dell'ingresso del Rifugio Antiaereo Quintino Sella – dichiara il sindaco Pierluigi Peracchini – con l’obiettivo di lanciare un messaggio di pace e di unione tra i popoli e per farlo abbiamo incaricato un rinomato artista italiano, Ozmo, che in questi giorni si fermerà qui alla Spezia per realizzare un’opera dal forte impatto emotivo. Grazie al progetto 'La Spezia forte', negli anni abbiamo recuperato siti storici dimenticati come il Parco della Rimembranza, il Parco delle Mura, la Batteria Valdilocchi e il Rifugio. Attualmente, siamo in fase di recupero dell'ex Convento delle Clarisse e prossimamente sarà la volta del Forte di Montalbano. È compito dell'Amministrazione conservare questi luoghi, per consegnare alle generazioni future una testimonianza tangibile degli orrori della guerra e mantenere viva la memoria, al fine di evitare che gli errori del passato si ripetano in futuro".

Per realizzare questo progetto l’amministrazione si è rivolta a uno dei principali esponenti in Italia di arte pubblica, ovvero Ozmo, nome d’arte di Gionata Gesi, che andrà a creare una vera e propria opera sartoriale, tagliata su misura sulla storia e sul contesto urbano della nostra città che avrà un riverbero internazionale grazie alla chiara fama dell’artista. Ozmo è un’artista dell’estetica relazionale, una corrente d’arte contemporanea grazie alla quale il contesto urbano e l’osservatore che quel contesto vive quotidianamente sono posti in dialogo attraverso l’arte pubblica.

Di pari passo con il progetto artistico il Comune ha programmato una serie di interventi all’interno e all’esterno della Galleria per renderla ancora più fruibile ma anche visibile, che richiederanno la chiusura per un periodo limitato di tempo della struttura per consentire lo svolgimento dei lavori.

In occasione della realizzazione dell’opera che durerà circa una settimana, sono stati organizzati eventi collaterali che accompagneranno la predisposizione dell’opera che coinvolgeranno tutta la città e in particolar modo i più giovani.

Gli studenti del liceo artistico Cardarelli andranno alla Galleria per visionare l’artista all’opera e ne seguirà poi un incontro nell’auditorium della scuola con l’artista.

Giovedì 18 aprile alle 17,30 alla mediateca regionale ligure 'Sergio Fregoso' in via Firenze 37, Ozmo terrà un incontro aperto a tutta la cittadinanza durante il quale farà un focus sul suo lavoro con proiezioni, dialogando con Anna Costantini.

Sabato 20 aprile alle 11 al Museo Lia si terrà un laboratorio didattico alla presenza dell’artista in cui i bambini disegneranno su un muro esterno retrostante il museo nel giardino.

Infine mercoledì 24 aprile alle 11 è in programma l’inaugurazione dell’opera con un concerto degli studenti del Conservatorio Puccini.

Marco Magi