Sarà una annata da ricordare, soprattutto per lo scampato pericolo. Dopo aver superato indenne mesi di siccità la vigna si è salvata dalla bufera che la scorsa settimana si è abbattuta su gran parte della Val di Magra creando danni un pò ovunque. Ma le coltivazioni sono rimaste in piedi e probabilmente l’ultimo evento meteo ha spaventato i produttori che hanno quindi deciso di anticipare la vendemmia.
Uno scatto comunque di appena una settimana, ormai in linea con la tendenza che da qualche anno sta caratterizzando il rito della raccolta dell’uva. Le storiche vendemmie di un tempo che si organizzavano tra la fine di settembre e la prima settimana di ottobre sono un lotano ricordo da archiviare nel libro di storia. Qualcuno ha già deciso di chiamare a raccolta le truppe e iniziare il lavoro, altri si sono messi avanti con alcune tipologie di uva. Ma i tempi, come i grappoli, sono ormai maturi e nella prossima settimana ci sarà grande lavoro in campagna e sulle colline dei Colli di Luni.
Ha già iniziato l’azienda Ca Lunae di Paolo e Diego Bosoni (nella foto). "Le piante sono sane - spiegano - e dopo tutta la siccità il fatto che non abbiano subìto stress è già molto importante. La maturazione è al punto giusto nonostante la pioggia non ci abbia davvero aiutato. C’è un anticipo di una settimana ma la qualità sia della bianca che della rossa è molto intensa, la quantità forse registrerà un leggero calo poi chiaramente alcune uve maturano prima e infatti abbiamo iniziato al piano per poi salire nelle prossime settimane in collina".
Inizierà la prossima settimana invece Fabio Lambruschi titolare dell’azienda fondata a Castelnuovo Magra dal padre Ottaviano, il decano dei viticoltori. "Da lunedì si parte - spiega Fabio - perchè per le mie uve siamo ormai arrivati al punto giusto. Certamente si è risentito dell’eccezionale periodo senza pioggia e comunque di una stagione davvero particolare. L’inverno non è stato per nulla rigido e fortunatamente però non c’è stata neppure la coda di freddo di aprile-maggio che avrebbe potuto compromettere la fioritura. Diciamo che siamo in linea con le stagioni del 2018 e del 2020". La paura è stata davvero tanta, non soltanto per la mancanza di acqua ma anche per la tormenta di pioggia e vento dei giorni scorsi. "Siamo stati fortunati - spiega Luca Federici della Baia del Sole di Luni - perchè il rischio di azzerare tutto è stato davvero altissimo. Con il vento che è arrivato non solo abbiamo messo in discussione questa vendemmia ma anche quelle successive. Se fossero stati spezzati i tralci la situazione sarebbe stata compromessa almeno per un paio di stagioni quindi tutto sommato possiamo essere già soddisfatti. Non siamo ancora partiti perchè ci aspettano almeno altri 15 giorni di buon tempo; inizieremo tra qualche giorno con i vigneti più giovani e quelli per la base dello spumante per poi passare ai rossi e completare nei terreni più in alto e il passito. La qualità manterrà il profilo che ormai caratterizza il prodotto".
Massimo Merluzzi