REDAZIONE LA SPEZIA

Cola a picco yacht d’epoca spezzino Naufragio nelle Bocche di Bonifacio Salvi sulla zattera autogonfiabile

Il peggioramento (non previsto dai bollettini ) delle condizioni meteo mette a dura prova scafo di 22 metri. Il cedimento di una tavola di fasciame apre la via d’acqua incontenibile, vano il tentativo di spiaggiare.

Avrebbero dovuto far ritorno nel porto antico delle Grazie, al termine della crociera nelle acque della Sardegna. Erano partita dalla rada di Liscia di Vacca. Dopo un’ora di navigazione, all’ingresso nelle Bocche di Bonifacio, le condizioni del mare sono peggiorate mettendo a dura prova lo scafo d’epoca di legno, di 60 anni e 22 metri di lunghezza, che avrebbero dovuto riportare alla base: il Vintage, una Paraggina oggetto di cure maniacali. Una tavola di fasciame, sotto le bordate del vento da Nord Est che ha generato onde alte due metri, ha ceduto e si è creata una via d’acqua. Vano contenerla. Carlo Actis, comandante dello yacht, e il marinaio hanno subito capito che stavano rischiando grosso; hanno segnalato l’emergenza al 1530 (la centrale operativa nazionale delle Capitanerie di porto) e hanno tentato un precipitoso rientro facendo rotta verso La Maddalena. Erano le 6,57 del 21 agosto, La gestione dell’emergenza è valsa a portare a casa la pelle e ad evitare disastri ambientali. I motori, andati sott’acqua, si sono spenti; la barca è diventata ingovernabile ma c’è stato il tempo di approntare la zattera di salvataggio e di chiudere le valvole del serbatoio del carburante. Actis, dopo aver messo in sicurezza il marinaio nella zattera, ha tentato di scendere nella dinette per recuperare documenti e portafogli: niente da fare. Ha rischiato di rimanere in trappola e ha desistito, salendo a sua volta sul mezzo autogonfiabile. Mezz’ora dopo, il recupero dei naufraghi da parte una vedetta della Guardia Costiera. Sconforto e rabbia ma anche consapevolezza, da parte del comandante, che poteva andare peggio: "ll bollettino aveva annunciato un’onda alta 60 centimetri; non ci sarebbero stati problemi per noi. Ma lo stato del mare è peggiorato. Un’onda più alta delle altre, sui 2 metri, ha assestato un colpo micidiale allo scafo a proravia dei motori. L’acqua in pochi minuti è arrivata al bottazzo, abbiamo tentato di guadagnare la costa, magari per spiaggiarci. Ma i motori sono andati ko. E la barca è colata a picco, davanti ai nostri occhi" rievoca Actis. Ora Vintage giace a 42 metri di profondità. "Non ci sono stati sversamenti, lo recupereremo" assicura, grato con tutti coloro che gli hanno testimoniato solidarietà e lo stanno ora aiutando; fra questi il figlio di una coppia delle Grazie che lavora in Capitaneria alla Maddalena: "Un angelo" dice Carlo.

Corrado Ricci