MATTEO MARCELLO
Cronaca

Cinque Terre, la Ztl marina finisce in tribunale. Il Tar congela il protocollo green

Il giudice ha sospeso il patto che prevede l’obbligo di dotare le imbarcazioni con una propulsione elettrica

Un’addetta al controllo dell’Area marina protetta del Parco nazionale delle Cinque Terre impegnata nelle verifiche nella zona interdetta al transito delle imbarcazioni

Cinque Terre, 12 luglio 2024 – La Ztl marina del Parco nazionale delle Cinque Terre, l’area di tutela speciale all’interno della quale si potrà circolare solo con motori ibridi o a propulsione elettrica, finisce al Tar, con il giudice che ha temporaneamente congelato – nell’ambito del ricorso presentato da una coppia di imprenditori che operano nel settore nel noleggio e locazione delle unità da diporto – non solo il disciplinare 2024 e il bando predisposto dal Parco, ma soprattutto il protocollo da allegare all’istanza per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio all’interno dell’Area Marina protetta, nel quale viene imposto agli imprenditori di sottoscrivere l’obbligo di adeguare le proprie imbarcazioni con motori ibridi e a propulsione elettrica.

Il decreto presidenziale con cui vengono sospesi gli atti in attesa della trattazione collegiale della domanda cautelare è stato pubblicato ieri: il giudice, ritenendo "la sussistenza di una situazione di estrema gravità e urgenza tale da non consentire la dilazione fino alla camera di consiglio" prevista l’8 agosto, anche in ragione del fatto che il termine di scadenza per la presentazione delle istanze per l’ottenimento dell’autorizzazione è fissato il 16 luglio a mezzogiorno, ha sospeso l’iter.

Il nuovo bando predisposto dal Parco impone, a pena di esclusione dalla procedura, la sottoscrizione di un apposito protocollo tecnico per l’adeguamento, nel corso del triennio successivo, delle motorizzazioni delle proprie unità agli standard di ecosostenibilità e mitigazione dell’inquinamento acustico. Nel dettaglio, il patto prevede, "ai fini del raggiungimento dell’obiettivo di conversione ecologica posto entro l’anno 2027", una prima fase operativa, nella quale l’impresa entro il 2025 si impegna a dichiarare la conclusione della conversione ecologica del mezzo nautico oppure il possesso delle dotazioni preliminari principalmente connesse alla propulsione aggiuntiva elettrica delle unità da diporto, obbligandosi a navigare in modalità elettrica o ibrida all’interno della costituenda area di tutela speciale dell’Area marina protetta.

La seconda fase operativa, prevista entro il 2026, mira invece a definire le strategie di miglioramento delle dotazioni per l’alimentazione dei motori elettrici (ad esempio batterie e pannelli fotovoltaici) e delle infrastrutture di ricarica, mentre la terza fase del progetto, prevista entro il 2027, prevede la definitiva entrata in vigore della Ast all’interno della quale sarà possibile navigare esclusivamente con modalità a propulsione elettrica e, a tal fine, sarà concluso il processo di conversione delle unità da diporto.

"Il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività di noleggio o locazione all’interno dell’Amp è esplicitamente subordinato alla sottoscrizione del presente protocollo" si legge nel documento, che obbliga anche le imprese a partecipare ai tavoli consultivi e alle riunioni anche attraverso forme associative e associazioni di categoria, e che stabilisce per le attività già in possesso di motore aggiuntivo elettrico nell’anno 2023, l’obbligo per quest’anno al massimo utilizzo della motorizzazione aggiuntiva elettrica nell’ambito dell’attività complessiva all’interno dell’Area marina protetta. Per la realizzazione del protocollo, il Parco si è impegnato ad istituire un centro studi permanente, con l’obiettivo di "promuovere e coordinare delle soluzioni innovative di alta tecnologia destinate alla implementazione dei sistemi propulsivi delle unità da diporto per assicurare una fruizione maggiormente sostenibile all’interno dell’Amp". Ora però il ricorso potrebbe cambiare la storia di quella che fu annunciata come la prima Ztl marina d’Italia.

Matteo Marcello