Cinque Terre, stazioni prese d’assalto. Treni in ritardo o soppressi. E la gente di corsa sui binari

I lavori alla stazione di Monterosso, con circolazione ferroviaria limitata, mandano in tilt il sistema. Lasciato a terra anche il sindaco Moggia. E Natale ci dà dentro: «Una cartolina della vergogna»

Turisti nel primissimo pomeriggio di ieri mentre si accalcano sui binari della stazione ferroviaria di Spezia, di ritorno dalle Cinque Terre

Turisti nel primissimo pomeriggio di ieri mentre si accalcano sui binari della stazione ferroviaria di Spezia, di ritorno dalle Cinque Terre

Cinque Terre (La Spezia), 17 maggio 2023 – La riduzione dei convogli, la circolazione ferroviaria limitata a un solo binario, l’assalto dei gruppi organizzati. Tre ingredienti per un cocktail micidiale che alle Cinque Terre in molti avrebbero voluto evitare di bere ieri, primo dei tre giorni di riduzione della circolazione ferroviaria impostata da Trenitalia e Rfi per l’ultima fase di cantiere alla stazione di Monterosso.

La circolazione ridotta a un solo binario tra le stazioni di Levanto e Corniglia, destinata a durare fino alle 4 di venerdì, è esplosa in enormi di disagi, con stazioni strapiene, binari presi d’assalto, ritardi e cancellazioni che hanno contribuito ad appesantire una situazione molto delicata, che ha riguardato a cascata tutte le stazioni delle 5 Cinque Terre e si è riverberata anche sulla stazione centrale del capoluogo. Decine i video diventati subito virali, nei quali vengono immortalati turisti stranieri che attraversano di corsa i binari per poter accedere più velocemente al binario.

Testimone diretto dei disagi anche il sindaco di Monterosso, Emanuele Moggia, ieri ‘lasciato a piedi’ da Trenitalia. "Non sono riuscito a partecipare alla riunione del Parco che si è tenuta a Manarola perché il treno delle 10.21 per Spezia è stato cancellato all’improvviso, nonostante fosse tra quelli garantiti; speriamo sia l’ultimo sacrificio per avere una stazione più performante" dice il sindaco, che punta il dito anche contro l’assalto dei gruppi organizzati di turisti. "Hanno rappresentato un problema, ritengo sbagliato aver organizzato le escursioni di grandi gruppi di persone proprio in questi giorni, perché si sapeva perfettamente la situazione". Un disagio che ha toccato tutte le stazioni, che proprio da ieri vedono la presenza di guardie giurate introdotte da Rfi per il controllo e la gestione degli affollamenti.

"Anche a Corniglia e Vernazza ci sono stati un po’ di disagi, a causa del grande afflusso, spero che venerdì torni tutto alla normalità" aggiunge il primo cittadino di Vernazza, Francesco Villa, che sottolinea come "sarebbe stato meglio fare i lavori in inverno. A novembre dovrebbero iniziare anche i quelli alla stazione di Vernazza". "Un viaggio da delirio – racconta uno dei tanti pendolari che ieri stava tornando da Genova –. Il treno ha cominciato a riempirsi a Levanto, con vagoni pieni all’inverosimile e passeggeri stipati come sardine: nelle stazioni delle 5 Terre i binari erano stracolmi e diversi turisti sono stati lasciati a terra, solo a Riomaggiore il convoglio si è un po’ alleggerito. Questa situazione ha causato venti minuti di ritardo, edoveva essere un regionale veloce".

Proprio ieri mattina in consiglio regionale si sono discusse alcune interrogazioni sul tema. Caustico il consigliere regionale Davide Natale, che parla di "figuraccia annunciata" e di "scene di indecente disorganizzazione, una cartolina della vergogna per la Liguria e l’Italia intera. L’avvio dei lavori alla stazione di Monterosso, scelleratamente programmati nella settimana della festa dell’Ascensione, che riguarda molti Paesi europei storicamente affezionati alla riviera, e con ben due navi di crociera ormeggiate, ha determinato il caos. Lo avevamo previsto da mesi. Se non venisse accolta la nostra proposta di anticipare i lavori a Manarola interesseremo ministero e Prefettura".