
Un ciclista alla Spezia (Foto Frascatore)
La Spezia, 27 giugno 2018 - L'estate è la stagione in cui molte persone decidono di tirare fuori dal garage la bicicletta rimasta in disuso per tutto l’inverno. Una scelta più che condivisibile, data l’elevata praticità dello spostarsi senza troppi problemi di parcheggio e oltretutto a zero impatto ambientale. Ma cosa succede se non si rispettano le regole del Codice della Strada? In fondo gli amanti del pedale sono alla guida di un veicolo a tutti gli effetti e prestare poca attenzione alla strada può comportare situazioni pericolose non solo per gli stessi ciclisti ma anche per pedoni ed automobilisti.
La bici del resto è sorprendentemente ai primi posti fra i mezzi di trasporto considerati più pericolosi, specialmente nei centri abitati. Sono in tanti quelli che pedalano sui marciapiedi non adibiti a piste ciclabili o che usano la corsia dei bus come scorciatoia. Un problema avvertito molto anche alla Spezia, dove sono in tanti a lamentarsi degli “scatenati” sulle due ruote. Uno dei punti critici della città dove le infrazioni commesse da chi ha la “pedalata pesante” sono all’ordine del giorno è il quartiere Umbertino, ammette Maurizio Direttore, residente della zona in cui, sottolinea, bisogna stare attenti alle biciclette impazzite «non appena si mette il naso fuori dal portone, a qualsiasi ora del giorno».
Non è però solo piazza Brin e vie limitrofe a vincere il premio per zone con maggiore afflusso di ciclisti con poca disciplina. Nina Maldini è stata investita sotto i portici in via Veneto, all’altezza di piazza Europa mentre Roberto Mascioli punta il dito contro gli irresponsabili che pedalano imprudentemente sui marciapiedi di corso Cavour. Proprio i vicoli che uniscono questa storica via con l’altrettanto nota via Prione sono considerati rischiosi da Luisa Coppola: «Sono mamma di due bimbi piccoli e spesso rischio di essere travolta anche spingendo il passeggino. Non usano nemmeno il campanello per avvertire». Dello stesso avviso anche Rossella Bertini proprietaria di un negozio di fiori in galleria Goito: «I bikers procedono zigzagando fra i tantissimi passanti anche a velocità sostenuta e se provi a protestare pretendono pure di avere ragione».
Sono i giovani i più imprudenti sul sellino, secondo Massimo Calderari, edicolante in piazza Beverini: «Certi “giovinastri” credono di essere al Giro d’Italia esponendo a continui rischi loro stessi e gli altri. Devo dire però che l’amministrazione comunale sta lavorando nella giusta direzione, predisponendo sempre più ciclabili e facendo intervenire pattuglie di vigili in borghese, pronte a multare gli indisciplinati».
Cosa dicono i ciclisti spezzini? «Ammetto di essere passato qualche volta sul marciapiede – confessa Giancarlo – ma sempre andando piano. Non sono mai stato multato». Anche il giovanissimo Enfi Vicente Montero a bordo della sua bici motorizzata procede sempre a passo d’uomo nelle isole pedonali: «Mi azzardo ad andare leggermente più veloce rigorosamente sulla pista ciclabile».