REDAZIONE LA SPEZIA

Ciclista muore travolto da pirata della strada

L’incidente sulla provinciale che collega Carrodano a Levanto. La vittima, 63 anni, abitava a Sarzana. Traffico bloccato per ore

Hanno identificato il pirata che lo ha investito ed ucciso in una manciata di ore. Si avvia verso l’epilogo la vicenda di una nuova vittima della strada, che nel primo pomeriggio di ieri è stata letteralmente falciata da un professionista ultrasettantenne di Sestri Levante alla guida di un suv nero, datosi subito alla fuga. Si chiamava Marco Bologna il 63enne morto in seguito del terribile sinistro avvenuto nella galleria Monte Persico, sulla strada provinciale che collega Carrodano e Levanto: nato ad Ortonovo e residente a Sarzana, lavorava nel settore finanziario.

Secondo i rilievi e la ricostruzione effettuati dai Carabinieri delle stazioni di Borghetto Vara e di Levanto, intervenuti sul posto insieme al 118, erano circa le 15 quando Bologna stava pedalando verso la Val di Vara: nella stessa direzione è sopraggiunto il mezzo che lo ha travolto ed ucciso, con tutta probabilità a folle velocità, dato l’esito fatale del sinistro. Il pirata della strada, denunciato in stato di libertà per omicidio stradale, è stato rintracciato presso la propria abitazione, dove era arrivato guidando il mezzo killer, che presenta danni compatibili con l’impatto ed è stato sequestrato. Un svolta maturata grazie a quanto emerso sia dalle testimonianze degli automobilisti in transito poco dopo la tragedia, e dall’esame dei filmati delle videocamere di sicurezza della galleria e della strada provinciale. Shock nelle due comunità unite dalla frequentata arteria: più di una persona, secondo le ammissioni di molti, premerebbe troppo sull’acceleratore guidando fra la galleria e la strada provinciale, approfittando di un lungo rettilineo. Con tutte le conseguenze che si possono immaginare sulla sicurezza di chi la percorre, soprattutto su mezzi leggeri e scoperti come la bicicletta. Cordoglio unanime per la sorte del 63enne, la cui salma è stata trasferita all’ospedale Sant’Andrea della Spezia e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria, arrivato dall’altra parte della provincia in questo angolo fra il verde della Val di Vara e gli strapiombi sul blu del mare di una delle perle della Riviera. La circolazione, subito dopo il sinistro, è rimasta bloccata per ore, con la formazione di lunghe code: una misura necessaria per provare a prestare i soccorsi, risultati purtroppo inutili, e per ricostruire la dinamica dell’incidente.

A destare ulteriore sgomento, il fatto che le condizioni della galleria Monte Persico fossero ideali a garantire una buona visibilità: il tunnel era stato, infatti, sottoposto ad una serie di interventi di ripristino in tempi recenti, che avevano interessato anche l’impianto di illuminazione.

Chiara Tenca