MARCO MAGI
Cronaca

La Cgil contro Poste Italiane: “Solo 3 lavoratori a tempo determinato rinnovati su 40”

Tiziana Venelli chiede un incontro urgente con l'azienda. “Spazio a nuovi assunti, senza valorizzare il patrimonio di conoscenze”

Tiziana Venelli

La Spezia, 11 gennaio 2024 - “Condanniamo nuovamente l'atteggiamento dell'azienda Poste Italiane che continua a lasciare a casa i tempi determinati con anzianità di servizio di 9/11 mesi”. Alza la voce Tiziana Venelli, segretaria di organizzazione della Slc-Cgil spezzina. “Dai dati in nostro possesso – prosegue – , risulta che al 31 dicembre 2023 su 40 tempi determinati ne sono stati rinnovati solamente 3. Siamo arrivati a un punto di non ritorno: Poste Italiane sta giocando sulla testa di lavoratori privi di diritti. Un’azienda che sta andando spedita verso la privatizzazione, che entro il 31 dicembre 2025 si è impegnata a riconoscere, irrevocabilmente, un trattamento di incentivazione all’esodo, per un numero di almeno 3.900 lavoratori su tutto il territorio nazionale.

Quello che sta succedendo ha del paradossale: da un lato l’azienda, piuttosto che valorizzare un patrimonio di conoscenze ed impegno, lascia a casa lavoratori già formati ed esperti; dall’altro apre di nuovo le candidature e i 'fortunati' che entreranno dovranno imparare il mestiere da zero, con possibili disservizi agli utenti ed imprese. Lavoratori che a loro volta saranno scaricati di nuovo alla fine del periodo a tempo determinato”.

Per questo motivo la segreteria Slc Cgil ha chiesto un incontro urgente con Poste Italiane per capire le motivazioni di questi mancati rinnovi “Sperando in risposte soddisfacenti”.