
Il 2022 ha... le ore contate E in città ci si prepara a festeggiare l’ultima notte dell’anno e l’arrivo del 2023. Come da tradizione non può mancare il cenone del 31 dicembre, un’occasione per mangiare in compagnia e gustare del buon cibo. Quest’anno nonostante i rincari, la voglia di assaporare le delizie dei ristoranti c’è e gli spezzini e non solo si sono già mossi per prenotare subito nel loro locale preferito. È una tradizione che si rinnova quella del cenone alla Nuova Spezia, un ristorante che racchiude in sé la storia culinaria della nostra città. Fiore De Lisi si ritiene soddisfatto per la grande richiesta: "Il ristorante è già pieno, i nostri clienti sono storici, amano la nostra cucina e cercano una serata tranquilla in compagnia, ci sono persone che vengono ormai da diversi anni, alcuni ci raggiungono dalle zone di Berceto e Borgotaro per mangiare da noi, è sempre un piacere rivederli". Menù di terra, di mare, ma soprattutto un buon vino che fa la differenza, dal 2020 si è riscoperto il proprio territorio e in tanti hanno preso la bella abitudine di preferire prodotti della zona. Diego Sommovigo, dei ristoranti Antica Osteria da Caran e Il Gambero a Le Grazie, fa un bilancio del periodo: "Nei nostri ristoranti siamo riusciti a mantenere prezzi simili allo scorso anno, puntiamo soprattutto sulla qualità e vediamo che questo aspetto è particolarmente apprezzato, da Caran abbiamo già il tutto esaurito, la cucina tipica è sempre amata, Il Gambero per la sua posizione fuori città e per le dimensioni si presta meno al cenone, però a fare la differenza è un menù molto ricco con pesce fresco e abbinato a vini di alta qualità". Non possono mancare cotechino e lenticchie, ma mai da soli, accompagnati da piatti raffinati che sappiano unire le tipicità ad una sempre crescente ricercatezza nei sapori. La voglia di far festa c’è e in molti chiamano i ristoranti chiedendo se è compreso un dopocena musicale, a raccontarlo è Stefano De Lisi del ristorante Al Quadrato. "Natale è andato molto bene, Capodanno è sempre particolare perché alcuni prenotano con larghissimo anticipo altri aspettano di organizzarsi all’ultimo momento, ho percepito la voglia di divertirsi, saremo aperti anche il Primo, sia a pranzo che a cena" Tra gli antipasti non possono mancare i muscoli ripieni, la ‘spezzinità’ è un’intramontabile per ogni occasione. Silvia Cardelli, dell’Osteria della Corte, ha riscontrato una gran voglia di mangiare fuori, dopo due anni di limitazioni e divieti. "Siamo al completo già da un mese, abbiamo dovuto dire di no a molte persone che ci hanno telefonato negli scorsi giorni. Ho notato che molti chiamano da fuori e hanno detto di non aver trovato posto nemmeno per il 1° gennaio, la voglia di mangiar bene e scendere in città è tanta". Vini, pesce fresco, cotechino, lenticchie e dolci per tutti i gusti, dopo un anno difficile si cerca la spensieratezza per iniziare al meglio un anno nel quale si ripongono grandi speranze.
Ginevra Masciullo