Oltre seicento alla corte di Toti. Cena da 300mila euro per finanziare le campagne

L’evento a Villa Zerbino di Genova: menu di terra a partire da 450 euro. Folta rappresentanza spezzina. Imprenditori, medici e costruttori a tavola insieme ai sindaci arancioni e ai big delle partecipate liguri

Il discorso di Toti alla platea presente a Villa lo Zerbino. Oltre 630 le persone che hanno partecipato all’evento di finanziamento

Il discorso di Toti alla platea presente a Villa lo Zerbino. Oltre 630 le persone che hanno partecipato all’evento di finanziamento

Genova, 13 aprile 2024 - Ravioli ai carciofi di Albenga, filetto di vitello con salsa al timo fresco, bavarese al mango e cocco con coulis al lampone, il tutto accompagnato da vini regionali e preceduto da un aperitivo in cui sono stati protagonisti i fritti della tradizione ligure. È il menù della ‘cena dello Zerbino’ organizzata giovedì sera dal governatore ligure Giovanni Toti nella prestigiosa villa in centro a Genova. Un evento che ha visto una forte presenza spezzina tra gli oltre 630 invitati che hanno pagato almeno 450 euro a testa – ma molti hanno voluto contribuire con una cifra maggiore – per finanziare il Comitato Toti Liguria, organo con cui vengono sostenute le campagne regionali e comunali di impronta civica. A conti fatti, un incasso di oltre 280mila euro. Sindaci d’area, parlamentari, grandi imprenditori e manager, medici, esponenti del mondo produttivo, culturale e portuale, e commercianti, tutti seduti attorno ai tavoli della grande villa genovese. Presente il sindaco e presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini – nonostante abbia sempre rivendicato una certa autonomia rispetto al movimento arancione – così come la stragrande maggioranza di sindaci e amministratori arancioni. Tra un assessore regionale e un consigliere comunale, tuttavia, non sono passati inosservati i vip e i professionisti di casa nostra.

Come Pierfrancesco Agnese, leader dell’omonima azienda di costruzioni; Michele Pasquarelli di Feral, e Alessandro Laghezza, presidente degli spedizionieri del porto spezzino. Sempre in ambito portuale, presente Michele Giromini, mentre sono stati due i rappresentanti del Gruppo Valdettaro che hanno preso parte dell’evento. Non hanno marcato visita anche i molti spezzini nominati nelle società partecipate o controllate, come l’amministratore di Arte Marco Tognetti, il presidente di Ire Luca Piaggi, e l’amministratore delegato di Spezia Risorse, Davide Piccioli.

Presente il manager Cristiano Lavaggi, mentre tra i molti professionisti che hanno preso parte alla cena ci sono anche l’avvocato Stefano De Ferrari, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Spezia, Pietro Franchetti Rosada. Alla cena di finanziamento hanno aderito anche diversi medici di Asl5 (mentre non sarebbero stati presenti primari). "Il 2025 è molto lontano, ma certamente quello che dirò a tutti è che non siamo disponibili a fare un passo indietro e a tornare alla Liguria del pessimismo, dell’appiattimento, dell’invidia e dell’odio sociale. A noi piace la Liguria della produzione, dell’occupazione, del lavoro, non la Liguria di chi ha dimostrato di non essere capace di gestirla e di portarla verso un percorso di sviluppo. Ci sarà certamente la volontà di andare avanti" ha detto Toti nel suo discorso alla platea.