La Spezia, sempre più case solo a uso turistico. "L’affitto? Miraggio molto costoso"

In picchiata la disponibilità di abitazioni per utilizzo residenziale: molte sono diventate strutture ricettive "Alle stelle il prezzo degli appartamenti, 20% in più rispetto al 2021: anche 1300 euro al mese per quattro vani"

La Spezia, 14 aprile 2024 – «Può succedere di vedere anche cose folli, anche 4 vani a 1.300 euro. Parlando di affitti, c’è un problema grande nel nostro territorio, soprattutto in città: mancano gli immobili, non ce ne sono e quei pochi che rimangono, hanno un prezzo mediamente aumentato del 20% rispetto al 2021. Nel 2021 sono riprese le compravendite e gli affitti e possiamo dire che negli ultimi due anni, gli incrementi si sono verificati in modo costante: ad esempio, un appartamento che prima costava 550 euro al mese, oggi ne costa 700".

Gianni Balducci, presidente di Fimaa Confcommercio La Spezia, tasta il polso al mercato, partendo dalla penuria delle case destinate agli affitti residenziali. "In città e non solo, ci sono persone che, pure con contratti a tempo indeterminato, non trovano niente: stiamo parlando di gente con tutte le carte in regola, magari con titoli, ma di fatto è un buco nell’acqua e questo è un problema con cui noi agenti ci troviamo costantemente a confrontarci". Il motivo è uno. "La riduzione degli immobili in affitto è determinata che quelli con locazione tradizionale vengono sostituiti con quelli destinati ad attività ricettive". Ed ecco il ‘vaso di Pandora" – come dice Balducci – che si apre.

«Indubbiamente , questo serve per mettere a reddito le proprietà e con una forma di business agevolata, anche se analizzando le cifre nel dettaglio, uno studio Novisma testimonia come la differenza non sia così sproposita a livello impositivo, fra le due tipologie. Possiamo dire che la redditività lorda di immobili casa vacanze o ammobiliato ad uso turistico è pari al 14-14,5% e di quelli tradizionali al 7%, che può arrivare al 10% con contratto ad uso agevolato. Se, però, si dà in gestione la propria struttura, ecco che i costi aumentano e la convenienza viene meno".

Studenti, dipendenti di aziende, anche a partecipazione pubblica, ma anche cittadini stranieri: variegato l’identikit di chi rimane a spasso, emorragia che riguarda sia le case in centro che in zone più periferiche. Come fare per risolvere la situazione? "Anzitutto, cambiando la legge. Servirebbe, ad esempio, una norma per liberare con più facilità l’immobile, in caso di morosità e poi essere più stringenti se si possiedono più case, lasciando la possibilità di locare e trasformare in struttura ricettiva alcune unità, ma cambiando le condizioni quando il proprietario ne ha diverse".

Chiara Tenca