REDAZIONE LA SPEZIA

Case a fuoco, parte raccolta di fondi

L’iniziativa dell’associazione Startè grazie alla donazione di un’opera da parte di numerosi artisti

Lo spaventoso incendio che si è verificato a Natale all’ultimo piano di un palazzo di scalinata Quintino Sella, ha lasciato senza casa alcune famiglie. L’associazione culturale Startè ha voluto coinvolgere alcuni maestri dell’arte spezzina, in una raccolta fondi a loro favore. "L’inagibilità di alcuni appartamenti per i danni causati dal fuoco e dal crollo del tetto – dichiara Paolo Asti, presidente di Startè – ha creato una situazione di estrema difficoltà sia sotto il profilo finanziario che economico. Per questo abbiamo pensato di raccogliere, grazie alla donazione di un’opera ciascuno di diversi artisti, una somma utile ad alleviare le spese ingenti a carico di queste persone". Per aggiudicarsi una delle opere bisognerà contribuire alla raccolta fondi con una donazione tra i 100 e i 200 euro (info e modalità di adesione al 393 3328205). Le opere attualmente in disponibilità sono: di Massimo Angei ‘Slow eye movements 6’ del 2011, olio e carboncino su cartone schoellershammer, 44x36 centimetri; Pietro Bellani ‘Condominio a Tre Piani’ del 1979, tecnica mista su carta 57x49 centimetri; di Mirko Baricchi ‘Hare’, del 2015, tecnica mista su cartoncino 47,5x33 centimetri; di Marco Casentini ‘You Make Me Feel Happy’ del 2013, grafica ritoccata dall’artista prova d’autore cm 49x49; di Enrico Imberciadori ‘Bambina che gioca’, del 1979, xilografia a cinque legni 34x24 centimetri; Giuliano Tomaino ‘Mediterraneo’ del 2021, serigrafia prova d’autore 70x60 centimetri; di Francesco Vaccarone ‘Incendio alle 5 Terre’ del 2013 litografia 50x58 centimetri. Venuta a conoscenza dell’iniziativa, ecco quanto scrive Alessia Bicocchi ad Asti. "Voglio ringraziarvi del gesto. Tra gli appartamenti incendiati c’è, purtroppo, anche casa mia e aldilà della raccolta fondi, il solo pensiero che avete avuto, mi ha davvero colpito e commosso.

Soprattutto perché anch’io dipingevo ed uso il verbo passato, perché dopo questa tragedia dove sono andati distrutti anche tanti miei quadri fatti nell’arco di tanti anni, mi é passata la forza e il senso per tornare a dipingere. Ancora grazie, quindi, per la sensibilità di tutti voi dell’associazione, che avete dimostrato quanto l’arte, per esistere, ha bisogno innanzitutto di chi abbia l’animo per saperla riconoscere e proteggere, anche in mezzo alle macerie. Ho visto mio padre essere disperato ad aver perso la casa che abbiamo costruito con una vita di sacrifici, esattamente allo stesso modo quando stringeva tra le mani un suo ritratto e altri quadri andati distrutti. Cose purtroppo assolutamente senza valore per l’assicurazione. Non le riavremo mai più. In questo sentirsi completamente svuotati, non importa quindi il risultato dell’iniziativa, ma il gesto in sé del pensare agli altri, a noi dell’incendio in questo caso. Avete già dato tantissimo così". Marco Magi