Ferrara, 6 febbraio 2024 – Un camper carbonizzato fermo in un angolo di un piazzale. E la targa porta alla Spezia. Nello scheletro annerito, due corpi carbonizzati e ancora non identificati. Sono da chiarire i contorni dell’inferno di fiamme, plastica e lamiera scoppiato ieri pomeriggio alla prima periferia di Ferrara. Secondo i primi accertamenti, il mezzo sarebbe targato SP, sigla seguita da una stringa di numeri. Insomma, una vecchia targa, riconducibile alla provincia della Spezia, con il sospetto che quei due corpi siano proprio di due spezzini. Gli inquirenti, già ieri sera, avevano identificato il proprietario del camper il cui cellulare però è risultato sempre spento.
Un giallo, sul quale si è lavorato per tutta la notte. Il fuoco ha divorato tutto in un lampo. I resti del mezzo fumano ancora quando gli agenti della polizia scientifica iniziano i rilievi. Il sospetto è che all’interno ci siano i corpi carbonizzati di due persone. La terribile conferma arriva solo in tarda serata. Tutto intorno l’odore pungente del gas sprigionato da un paio di bombole allontanate dai vigili del fuoco per metterle in sicurezza e i vetri del parabrezza proiettati a 360 gradi. Un inferno nel gelo della notte.
Ore 18, parcheggio del Decathlon di via Ferraresi. All’improvviso da quel camper parcheggiato in fondo allo spiazzo, in un punto defilato, si alza il fuoco. "Ho visto le fiamme e poi ho sentito dei botti, inizialmente non capivo che cosa stesse accadendo", racconta una testimone che ha assistito alla scena da distanza. Subito parte l’allarme. Sul posto arrivano le camionette dei vigili del fuoco dal vicino comando di via Verga, seguiti dagli uomini della polizia di Stato. I pompieri domano le fiamme e mettono in sicurezza la zona, spostando le bombole di gas che per miracolo non sono esplose e che pare si trovassero nella cabina del mezzo. Terminato lo spegnimento del fuoco, operazione non certo semplice, sono partiti i primi accertamenti per verificare la presenza di corpi all’interno. Un primo sopralluogo viene svolto anche dal 118, seguito poi dai medici legali. L’interno del mezzo è ridotto a un ammasso di cenere e plastica fusa. Tutto quanto è andato distrutto, devastato, disintegrato.
Difficile capire, senza verifiche più approfondite. I rilievi sono proseguiti fino a tarda notte e ricominciati già questa mattina. Polizia e pompieri dovranno ora capire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il gas di un fornello sfuggito al controllo al punto da provocare un incendio devastante e addirittura una o più esplosioni? Al momento sono domande che non hanno una risposta certa. Aperto un fascicolo.