Cadimare a 360 gradi: "E’ il progetto migliore realizzato ascoltando le richieste dei residenti"

L’amministrazione comunale prende posizione dopo le polemiche "Un lungo iter partito anni fa, noi abbiamo superato numerosi problemi sempre condividendo le nostre scelte con le associazioni del territorio".

Un iter lungo, caratterizzato da "alcuni problemi (risolti) e dalla condivisione del progetto con gli abitanti. E la nostra scelta è la più idonea per il territorio". Dopo l’infuocato consiglio comunale dell’altra sera, nel dibattito sul futuro di Cadimare arriva la presa di posizione dell’amministrazione comunale che, in un lungo documento, fa la cronistoria del progetto per la riqualificazione della borgata, sin dalle sue origini con gli atti siglati dall’amministrazione Federici. L’altra sera un centinaio di residenti di Cadimare si sono presentati in consiglio per chiedere modifiche al progetto, serata conclusa con un’apertura a una variante che tenga conto proprio dei punti sollevati dagli abitanti. "L’iter è partito col protocollo d’intesa del 2007 in cui il Comune si impegnava – spiega l’amministrazione Peracchini – con le associazioni locali, alla realizzazione di un locale con una cucina da poter utilizzare alle feste nel borgo, come da loro richiesta, e su questa base ha seguito gli iter necessari".

L’attuale amministrazione ha poi provveduto "a sviluppare l’acquisizione delle aree già in uso alla Difesa, così come previsto dal protocollo tra il Ministero della Difesa, l’Agenzia del Demanio ed il Comune della Spezia siglato nel 2017, tra cui anche i 2500 metri quadri, ricomprendenti anche i fabbricati “ex lavanderia” di circa 300 metri quadri adiacenti alla piazza di Cadimare". Dopo l’acquisizione delle aree, "abbiamo realizzato le prime opere previste, compreso il nuovo muro di recinzione edificato più basso rispetto all’opera programmata per non creare un eccessivo vincolo".

Attraverso la partecipazione ai bandi del Pnrr "abbiamo garantito l’acquisizione dei fondi necessari alla realizzazione delle opere di riqualificazione delle aree dismesse, andando incontro alle esigenze degli abitanti del borgo. Inoltre il progetto è stato condiviso senza modifiche, con le associazioni del territorio sulla base delle esigenze già espresse anche dal protocollo del 2007". Nel corso dell’iter tecnico l’amministrazione comunale, con il lavoro dell’assessore Cimino, "ha risolto alcune vincolanti problematiche tecniche causate da errate attribuzioni delle proprietà delle aree già in sede di protocollo redatto con il Ministero della Difesa, garantendo la possibilità di proseguire nel progetto condiviso che altrimenti non avrebbe avuto corso a causa della perdita dei fondi Pnrr assegnati. Risolte le problematiche, è stato poi possibile presentare il progetto agli abitanti con alcune modifiche al programma originario legate alle indicazioni date in sede di assemblea pubblica ed a fronte di una serie di indicazioni espresse dai cittadini (tra cui la realizzazione di nuove aree libere al posto di piantumazioni)".

E si arriva ai giorni nostri quando "senza che prima vi fossero richieste di modifica del progetto, è stata presentata una proposta di variazione dell’opera, presa in considerazione dall’amministrazione comunale, così come necessario per un programma finanziato dalle procedure dei bandi Pnrr".

Il Comune della Spezia ribadisce di aver "mantenuto una costante interlocuzione con le associazioni di Cadimare tramite i suoi assessori (Piaggi prima e ora Cimino), per arrivare a una soluzione condivisa che garantisse le esigenze della cittadinanza senza perdere i fondi Pnrr. Con una delibera di giunta, approvata prima del consiglio comunale del 19 febbraio, abbiamo dato seguito a tutte le proposte". Si tratta di un progetto "di grande importanza per il borgo, con un investimento senza riscontro nel passato, nella massima attenzione alle proposte delle associazioni del borgo. La decisione della giunta rappresenta la soluzione più idonea che, raccogliendo le varie osservazioni dei cittadini sul progetto di riqualificazione della piazza della Marina e dell’edificio “ex lavanderia” dell’Aerocentro di Cadimare, porterà all’esecuzione di una variante tecnica che non comporterà alcun ostacolo al proseguimento dei lavori per garantire il rispetto dei rigorosi termini del Pnrr. Questo in linea con la successiva programmazione di un’ulteriore opera di riqualificazione del borgo realizzata grazie ad un intervento coordinato con l’Autorità di Sistema Portuale inerente alla passeggiata a mare".