
Bruno Bernardi
Porto Venere (La Spezia), 7 luglio 2018 - Sessantacinque anni, trentacinque dei quali passati con il timone in mano. Ha il salmastro nelle vene, Bruno Bernardi, comandante del 'Consorzio marittimo 5 Terre Golfo dei poeti', ideatore dei trasferimenti via mare da Porto Venere alle Cinque Terre e più su ancora, fino a Levanto. E quest’uomo con il volto segnato dal sole e dal mare è quello che meglio di ogni altro incarna fatiche, avventure e soddisfazioni di un mestiere, quello del battelliere, che si consuma tra le onde
Il mare per lui non è solo una passione che si è trasformata in un’opportunità lavorativa, ma qualcosa di più. È la sua essenza di vita. Ogni giorno Bruno Bernardi, il battelliere doc del ‘Consorzio marittimo 5 Terre Golfo dei poeti’ trasporta centinaia di turisti alla scoperta di borghi sospesi tra cielo e mare. Racconta loro, in italiano ma anche in inglese e in francese, le località che si intravedono al largo e che si prestano a foto ricordo. E quando gli si chiede se per lui è arrivato il tempo della pensione, del meritato riposo, sorride e ammonisce: «Passano i giorni e mi diverto sempre più. Non riesco a rinchiudermi dentro un ufficio, come non riesco ad abbandonare il mio mare. Sono diventato nonno da tre mesi, del mio dolce Francesco, ma proseguirò nel mio instancabile lavoro». Bernardi è stato presidente del Consorzio ma poi ha preferito lasciare l’incarico per continuare a navigare. L’attuale presidente è Enrico Moggia, un collega ma anche un amico con il quale nel tempo ha condiviso la passione e le fatiche per far conoscere a tutto il mondo quel valore aggiunto rappresentato dal trasporto marittimo da e per le Cinque Terre. Tutte le mattine si alza di buon’ora, indossa la sua divisa e sale a bordo della sua imbarcazione, pronto ad attendere i vacanzieri, aiutandoli prima a salire e poi a scendere dal battello. «Per me – spiega il nostro comandante – la tratta più suggestiva è quella che passa a pochi metri di distanza dalla chiesetta di San Pietro, forse perché sono nato qui, a Porto Venere». Ed è proprio in quel punto che tutti i giorni, ai turisti imbarcati, spiega la nascita del borgo, le tradizioni ma anche le specialità culinarie locali. Il tutto mentre taglia le onde del mare, con le mani strette sul timone. Cordiale e professionale, offre consigli a quelle persone, per lo più straniere, che al treno o all’auto hanno preferito il battello per approdare alle Cinque Terre. «Prima i viaggi alle Cinque Terre – dice – erano visti come vere e proprie gite: le partenze dei battelli erano programmate tutti i giorni alle 11 e alle 15 e non c’era la possibilità per i passeggeri di salire o scendere nei borghi. Ho avuto l’intuito, fortunato, di collegare tutti i paesi, con partenze ogni ora. E i risultati sono quelli visibili a tutti». Battelli presi d’assalto dai turisti, spinti sì dalla curiosità ma anche dalla ricerca di un’emozione che solo il mare è in grado di offrire. Il consorzio marittimo 5 Terre Golfo dei Poeti dispone di 16 battelli e l’anno scorso ha registrato quasi 400mila passeggeri. Ha un centinaio di dipendenti e ogni anno un fatturato che si avvicina ai 7 milioni di euro. Un’impresa sì, ma anche uno ‘strumento’ per far conoscere, in maniera diversa e sicuramente suggestiva, i paradisi terrestri della Riviera spezzina.