MATTEO MARCELLO
Cronaca

Outlet Village di Brugnato, niente affitto per chi non licenzia

L’iniziativa di Marina Acconci, proprietaria della San Mauro che ha realizzato il ’Village’ di Brugnato con 400 posti di lavoro

Marina Acconci, proprietaria della società che ha realizzato l’outlet di Brugnato

Brugnato (La Spezia), 16 aprile 2020 - Con il suo outlet ha creato dal nulla quattrocento posti di lavoro, la stragrande maggioranza a beneficio dei residenti della vallata. Ora, pur di non perderli, ha preso una decisione che certi imprenditori potrebbero definire persino impopolare: rinunciare per tutta la durata dell’emergenza coronavirus ai canoni di locazione dovuti dai marchi, a fronte dell’impegno delle aziende a non licenziare il personale impiegato nei punti vendita.

L’iniziativa porta la firma di Marina Acconci, proprietaria della San Mauro, che ha realizzato e avviato, sei anni fa, il Brugnato 5Terre Outlet Village: nelle scorse settimane, quando l’emergenza Covid-19 ha portato a restrizioni tali da bloccare l’intero complesso commerciale, il pensiero della Acconci non è finito sui mancati introiti causati dal virus, ma sui risvolti sociali che questo avrebbe comportato. Da qui la lettera, inviata a tutte le aziende, con la proposta choc.

«Quando abbiamo avviato questa esperienza, il nostro obiettivo era anche quello di garantire ricadute positive al territorio, alla nostra vallata – spiega l’amministratore delegato della San Mauro, Marina Acconci –. Oggi abbiamo oltre quattrocento posti di lavoro, la stragrande maggioranza sono persone residenti in questo territorio, o che in Val di Vara sono venute a vivere. Quando è scoppiata questa emergenza, il pensiero è stato quello di tutelare questi lavoratori, nell’interesse di tutti. Il rischio, in questo momento di emergenza e di crisi, è infatti quello di cercare l’abbattimento dei costi, e quelli principali del settore retail riguardano il personale. Così abbiamo pensato a una iniziativa che potesse garantire il mantenimento dei posti di lavoro. Credo che se tutti facessimo così, daremmo una possibilità all’economia per non implodere".

Nel frattempo, l’outlet brugnatese sta già lavorando per farsi trovare pronto nel momento in cui le misure di sicurezza consentiranno la riapertura delle attività. Già acquistati i macchinari per la sanificazione delle aree, così come i dispenser di gel disinfettante e tutto quanto potrà servire per adeguarsi alle prescrizioni governative, nell’ottica della massima tutela di chi lavora nel villaggio commerciale e dei visitatori. L’obiettivo è quello di riprendere il trend di crescita che aveva portato l’outlet brugnatese a chiudere il 2019 con un +16% di visitatori e un +20% di ricavi rispetto all’anno precedente, tanto da spingere la proprietà a valutare il progetto per un ulteriore ampliamento del villaggio di circa duemila metri quadrati. © RIPRODUZIONE RISERVATA