Botte e minacce alla ex con la pistola: guardia giurata assolta

Emerse contraddizioni nella ricostruzione dei fatti. La testimonianza in aula. di uno psicologo

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Pugni in testa alla ex convivente, bastonate e una testata al volto con frattura del setto nasale. Dulcis in fundo (si fa per dire) la minaccia con la pistola d’ordinanza. Accuse pesanti come macigni lanciate dalla donna nei confronti dell’ex, una guardia giurata residente in provincia, uscito ieri da questa brutta storia con l’assoluzione ‘perchè il fatto non sussiste’ certificata dal giudice Mario De Bellis. L’imputato (assistito dall’avvocato Davide Bonanni, nella foto) è stato giudicato col rito abbreviato condizionato dalla testimonianza dello psicologo Marco Bertoncini che ha analizzato la sua personalità, dal quale è emerso come sapesse perfettamente controllare i suoi impulsi e, soprattutto, non fosse affatto una persona violenta. Nel corso del procedimento sono inoltre emerse perplessità riguardo gli episodi riferiti dalla donna nella sua denuncia fatta due mesi dopo la fine della loro relazione. In particolare alcune contraddizioni legate a come sarebbero nate le liti poi sfociate nelle presunte violenze da parte dell’uomo. Tensioni domestiche esplose, per stessa ammissione della donna, dalla sua gelosia nei confronti del compagno. In tribunale è arrivata l’assoluzione dell’ imputato dalle accuse di maltrattamenti aggravati dall’uso della pistola.